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Biennale del Mediterraneo a Taranto, il presidente Emiliano scrive al ministro della Cultura e al sindaco di Taranto per l’istituzione dell’ente in attuazione del protocollo sottoscritto nel 2024

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a seguito dell’approvazione da parte dell’Autorità di Gestione del Piano Esecutivo del Just Transition Fund per Taranto, ha scritto una lettera ai ministri della Cultura e delle Politiche di Coesione, onorevoli Alessandro Giuli e Massimo Foti, e al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, per chiedere che si costituisca e si finanzi la Fondazione della Biennale Italiana del Mediterraneo di Taranto. Il Piano del JTF non ha potuto finanziare direttamente la Biennale e le sue attività in assenza della formale costituzione. E’ stata prevista però la possibilità che si investa in misure culturali per promuovere diversificazione e sviluppo economico e occupazionale. Per queste ragioni la Regione Puglia ritiene importante completare l’iter per costituire la Fondazione, che si occuperà del progetto culturale, e prevedere il finanziamento delle prime attività, a valere proprio sul Piano Europeo per la Transizione oppure su parte dei fondi di Sviluppo e Coesione in capo alle Amministrazioni centrali. Nella nota si ricorda che per la Biennale Italiana del Mediterraneo è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa, nell’aprile 2024 durante un evento pubblico, dal ministro della Cultura, dal sindaco del Comune di Taranto e dal presidente Emiliano stesso, al quale va dato un seguito. Per questo il presidente si dice disponibile a un incontro di approfondimento tecnico e politico, nell’auspicio che tutto possa concludersi nel più breve tempo possibile e con esito positivo.

“Il lavoro della Regione Puglia per Taranto prosegue – ha detto il presidente Emiliano -. Dopo le schede dei fondi di Sviluppo e Coesione, è arrivato il momento del Just Transition Fund con alcune risorse del budget destinate a ricerca e sviluppo della cultura, intesi come assi portanti della transizione per Taranto. Queste si sommano alle altre risorse che la Regione investe direttamente nei vari settori e anche in quello universitario e culturale. Riuscire a farlo anche per la Biennale sarebbe un bel segnale per la comunità tarantina e un passo importante nel segno della decarbonizzazione del territorio e della sua diversificazione produttiva.”

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