PoliticaPugliaPugliaTurismo

BIF&ST, Emiliano e Matrangola alla proiezione del docufilm sul delitto Marcone

Regione Puglia, Apulia Film Commission, Fondazione Stefano Fumarulo, Puglia Culture, l’insieme dell’antimafia sociale che ricostruisce la storia e combatte le mafie anche attraverso la cultura e il cinema, ha proposto quest’opera davvero straordinaria: un lavoro che mette insieme tanti anni di indagini giornalistiche e giudiziarie. Restituisce un quadro complessivo che merita di essere visto, ma anche di essere riproposto ai magistrati perché si valuti l’opportunità di riaprire le indagini sul caso Marcone.

Come è noto, le archiviazioni possono essere revocate se la Procura, anche senza necessariamente aver acquisito nuovi elementi, dovesse sentire il bisogno di ulteriori approfondimenti, anche alla luce di nuove tecniche o di nuove capacità investigative. Ci auguriamo che col sostegno dell’intera comunità foggiana si possa sostenere lo sforzo dei magistrati e della famiglia per ottenere la verità”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine della proiezione de “Il sangue mai lavato”, docufilm di Luciano Toriello, evento speciale nell’ambito del Bif&st, dedicato all’omicidio di Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, avvenuto il 31 marzo 1995 a Foggia.

“Realizzare questa video inchiesta è stata una bella idea”, ha aggiunto Emiliano, durante il dibattito moderato dal giornalista Livio Costarella, alla presenza tra gli altri dell’assessora alla Cultura e Legalità Viviana Matrangola, della presidente di Apulia Film Commission Anna Maria Tosto, del regista Toriello e dei familiari di Francesco Marcone.

“Voglio ringraziare tutti, in particolare la Fondazione Stefano Fumarulo, e complimentarmi con la famiglia – ha proseguito Emiliano – per aver dovuto sopportare il dolore e la memoria della ricostruzione di quanto è avvenuto. Non posso immaginare cosa si provi di fronte al fatto che qualcuno se n’è andato perché te lo hanno portato via. Il dolore rimane intatto anche conoscendo i nomi dei colpevoli. Ma la verità dà un senso alle cose. Bisogna immaginare lo stupore della famiglia Marcone che si trovava in una situazione in cui persino all’interno della magistratura e delle forze dell’ordine c’era chi non svolgeva il proprio dovere, o si temevano collusioni con le mafie anche da parte di rappresentanti delle istituzioni. Erano i tempi dai quali stiamo provando ad uscire, anche sostenendo eventi come questo. Per la sua qualità questo film andrebbe proiettato anche nelle scuole”.

Per l’assessora Matrangola “il film di Luciano Toriello non è solo un tributo alla memoria di Francesco Marcone, ma è anche un contributo di verità. Difficile non identificarsi con il dolore dei familiari, un dolore che ho vissuto e vivo anch’io, e con una storia che indigna perché, a distanza di 30 anni dall’omicidio, rimane ancora senza verità giudiziaria. Marcone ha incarnato un profondo senso dello Stato, svolgendo il suo lavoro con disciplina e onore, come richiede l’articolo 54 della Costituzione. I suoi valori lo hanno spinto a dire un ‘no’ alle contiguità tra mafia, politica e imprenditoria quando altri avrebbero continuato a dire ‘sì’. Questo coraggio ha reso Marcone un nemico da colpire, un bersaglio reso ancora più visibile dal silenzio di chi gli era stato intorno. Il documentario, prodotto con il contributo di Regione Puglia, dell’Apulia Film Commission nell’ambito dell’Apulia Development Film Fund e di Puglia Culture, è una testimonianza dal grande valore culturale che ci invita a non smettere di cercare la verità. Perché senza verità non c’è democrazia.”

 

“Il sangue mai lavato” è un contributo all’antimafia sociale – ha affermato Anna Maria Tosto – è stato piantato un seme da cui è cresciuto un albero. Il lavoro della magistratura è cambiato per tanti aspetti, anche sotto il profilo delle tecniche investigative. E questo credo si debba anche al sistematico lavoro di sensibilizzazione compiuto dalla famiglia Marcone. È cambiata la sensibilità e l’attenzione sociale. Foggia oggi non è più quella di una volta, ci sono più partecipazione e consapevolezza. Guardiamo al futuro, affinché anche attraverso queste opere cinematografiche, quello che è successo non accada mai più”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *