Il bilancio della Casa Divina Provvidenza ritrova l’equilibrio: stop all’emorragia
“Dopo anni di disastrosi bilanci (e delle conseguenti pessime notizie), la Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza registra un sorprendente dato positivo che fa ben sperare. Grazie al duro lavoro svolto in quasi un triennio di Amministrazione Straordinaria – volto a porre rimedio ad un lungo periodo di mala gestione e tentare il salvataggio dell’Ente – nel III trimestre del 2016, il trend della Casa della Divina Provvidenza si è invertito. Per la prima volta negli ultimi dieci anni l’Ebitda, al netto dei costi per il godimento di beni di terzi (leasing), desumibile dai conti economici del periodo luglio-settembre, è risultato positivo.
Tale obiettivo è stato raggiunto senza il ricorso a procedure di licenziamento collettivo e nonostante l’inevitabile calo dei ricavi degli Istituti Ortofrenici di Bisceglie e Foggia. Semmai il contrario: i lavoratori ed i fornitori hanno percepito puntualmente le proprie competenze e diversi servizi all’utenza sono persino migliorati!
Le attività di razionalizzazione dei costi e di eliminazione degli sprechi poste in essere hanno reso possibile l’eliminazione delle diseconomie esistenti (basti rilevare che nel 2013 l’Ebitda al netto dei costi per il godimento di beni di terzi era risultato negativo per 22,7 milioni di euro) e di recuperare gli effetti economici della sottrazione di oltre 6 milioni di euro di fatturato, provocati dall’ineluttabile – stante l’attuale assetto regolatorio – perdita di fatturato dell’Istituto Ortofrenico che l’Ente è costretto a dover accettare passivamente.
Il buon risultato conseguito, tuttavia, non potrà perdurare nel tempo, senza il verificarsi di un’operazione di definizione e riorganizzazione delle convenzioni con il Servizio Sanitario Regionale, utile a calibrare ed integrare l’offerta sanitaria e portare al massimo le capacità erogative (in termini di servizi sanitari) dell’Ente. Solo così diventerebbe stabile il riequilibrio economico-finanziario della Casa della Divina Provvidenza.
I ricavi generati dall’Ente, infatti, continuano a derivare dagli accreditamenti (e dalle tariffe) esistenti prima dell’ingresso in procedura di Amministrazione Straordinaria, e pesantemente influenzati (in negativo) dalla circostanza che i posti letto dell’Istituto Ortofrenico delle sedi di Bisceglie e Foggia non sono eleggibili a nuovi ricoveri (pertanto, ad avvenuto decesso di un paziente, non è possibile procedere con un nuovo ricovero). Per inquadrare la rilevanza della classificazione c.d. “ad esaurimento” di tali posti letto sotto il profilo industriale, è necessario soffermarsi sui valori di fatturato di convenzione: il calo della consistenza numerica degli ospiti ortofrenici, a parità di struttura di costi, ha comportato una perdita di fatturato di oltre 6 milioni di euro tra il 2016 ed il 2013 (anno di ammissione dell’Ente alla procedura di Amministrazione Straordinaria).
Per definizione, il venire meno di tali risorse comporta una situazione di disequilibrio economico-finanziario a cui si potrebbe porre rimedio solo ed esclusivamente mediante l’intervento del legislatore regionale.” Così l’Avv. Bartolomeo Cozzoli, Commissario Straordinario della Casa della Divina Provvidenza.