Bilancio molto positivo per il primo raduno lucano delle maschere antropologiche svoltosi a Tricarico
Terminato il primo raduno regionale delle maschere antropologiche, organizzato a Tricarico dalla locale Pro Loco il 3 marzo scorso in collaborazione con la Città di Tricarico, si tirano le somme di questa prima esperienza organizzativa. L’impegno profuso dai soci della Pro Loco è stato molto grande, sia nella fase preparatoria dell’evento, sia per garantire il corretto svolgimento della manifestazione, che ha visto impegnati anche l’amministrazione comunale, la polizia urbana, i carabinieri della Compagnia di Tricarico, i volontari della Protezione Civile – Gruppo Lucano e i volontari dell’associazione “Amici del cuore”, i quali hanno allestito un punto medico con defibrillatore in piazza Garibaldi. “Lo sforzo profuso dalla Pro Loco, nell’organizzazione del primo raduno delle maschere antropologiche – dice il presidente della Pro Loco, Roberto Incudine – è stato premiato da risultati superiori alle aspettative, sia in termini di gruppi che vi hanno partecipato, sia in termini di presenza di visitatori. Molti i gruppi a sfilare, con circa 700 figuranti complessivi”. Infatti, ai gruppi lucani provenienti da Aliano, con le “Maschere Cornute”, da Lavello, con “I Domini”, da Montescaglioso, con “Il Carnevalone”, da Satriano, con “Il Romita” e da Tricarico, con “Le Maschere”, si sono aggiunti “La Quadriglia” di Alessano (Lecce), “Gl’ Cierv” di Castelnuovo al Volturno (Isernia), il “Il Brigantino” di Crispiano (Taranto) e i “Mamutzones” di Samugheo (Oristano) e rappresentanze provenienti da Putignano (Bari) e da Cirigliano. “Un record è stato raggiunto per quanto riguarda le nostre maschere – ha aggiunto Roberto Incudine – tra piccoli e grandi, erano circa 350. Per Tricarico, bisogna ricordare anche il gruppo di ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado in costumi tradizionali che ha proposto balli tradizionali, organizzato dall’insegnante di lettere Antonietta Vizzuso e i cavalieri dell’associazione “Tricarico a cavallo”. Sono stati stimati dagli otto ai 10 mila visitatori provenienti, oltre che da vari centri della Basilicata, anche dalla Calabria, dalla Campania e dalla Puglia ma quello che ci inorgoglisce, più dei numeri, è il positivo riscontro, pressoché unanime, della gente che ha avuto l’opportunità di vedere il corteo. Ognuno dei soci della Pro Loco ha ricevuto congratulazioni e ringraziamenti, cosa che ci ripaga ampiamente di tutte le fatiche e della tensione accumulate nel corso di questa fantastica esperienza”. Il vice presidente della Pro Loco, Rocco Stasi, pensa anche ai risvolti economici che un evento come questo possa avere per le aree interne, “non solo legati all’evento in sé, che si limita a pochi giorni – afferma – ma anche al fatto che questo diventa una vetrina, per il territorio e per le attività artigianali e commerciali presenti. Starà a tutti noi credere che, passo dopo passo, ciò possa realizzarsi. Certo, non possiamo pensare ai grandi numeri ma è un fatto che anche le realtà più piccole, se si lavora bene e in sinergia, possano ricevere notevoli vantaggi dallo sviluppo turistico. E in questo, la creazione di una rete che coinvolga le nostre singole peculiarità culturali, legate al carnevale, può essere uno strumento utile alla promozione di un territorio come sistema organizzato”. Il presidente e il vice presidente della Pro Loco, infine, fanno sapere che l’associazione è già al lavoro per l’edizione 2013. Manifestazioni di apprezzamento sono arrivate dal direttore del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”, Carmela Biscaglia, per la quale “manifestazioni del genere non si improvvisano. Sono il frutto di un lavoro intenso svolto nel tempo, della tenacia e del coraggio, di un dibattito fruttuoso al vostro interno, di un democratico coinvolgimento di forze unite dal comune interesse della crescita della propria comunità; di una rete di rapporti umani che oltrepassano il circuito locale e intelligentemente si aprono al confronto e alla collaborazione, che è presupposto di crescita umana e culturale”; poi dal coordinatore del movimento e gruppo consiliare di minoranza “Per il Bene Comune” Antonio Spano, il quale ha espresso il compiacimento “per aver saputo mettere in atto una affidabile macchina organizzativa per la manifestazione” e il ringraziamento “per aver riportato Tricarico al centro dell’attenzione regionale e interregionale per la sua solenne tradizione del carnevale”.
Vito Sacco