Bilancio positivo per San Severino Lucano ed il Pollino a Casa Sanremo. Bit 2023, Verdone: “Le Montagne del Pollino sono le più belle che abbia mai visto”
Bilancio positivo alla 74° edizione del Festival di Sanremo, per il comune di San Severino Lucano. Nella vetrina espositiva della kermesse di Casa Sanremo, hanno trovato posto i prodotti di nicchia più tipici delle terre del versante lucano del Pollino e cioè miele, peperoni, fagioli, melanzana rossa, formaggi, salumi, patate, vino e altre eccellenze dell’agroalimentare made in Basilicata, inserite nella mappa Basilicata, Eccellenze Agroalimentari, in collaborazione con l’ass. Basilicata Today ed il web magazine Eccellenze Agroalimentari d’Italia. La chef Rossella Ciminelli del ristorante Corona Longa in agro di San Severino Lucano ha presentato una prelibatezza tipica lucana con ingredienti semplicissimi, una ricetta facilmente replicabile anche a casa. “U pan’ cuoott” (pane cotto), piatto povero fatto con pane raffermo, porro, peperone in polvere, olio di oliva e cacio ricotta. Abbinato con un vino rosso delle zone del Pollino del vitigno Sangiovese Merlot che viene coltivato in terreni argillosi, quindi ricchi di minerali. Molto soddisfatto della presenza della Basilicata alla kermesse canora il sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore che ha invitato gli appassionati di viaggio a visitare i bellissimi itinerari del Parco del Pollino, a ridosso delle regioni Calabria e Basilicata.
Esso infatti comprende 56 comuni di cui 24 sono lucani e 32 Calabresi. Questo celebre massiccio dei Monti del Pollino che si trovano fra i due mari lucani: lo Ionio e il Tirreno. L’ area naturale comprende l’area protetta più grande d’ europa che si estende su una superficie di 196.000 ettari; questi monti poi degradano verso altipiani per poi scendere verso le coste come quelle dello Ionio e del Tirreno. E’ quanto mai importante in questo periodo storico, dichiara Fiore, istituire i parchi , con le finalità di tutelare la natura e gli aspetti socio, antropologico- culturali, aspetti che sono strettamente correlati
all’ambiente, alla fauna e alla flora, senza dimenticare le eccellenti produzioni agroalimentari che sottolineano un concetto di cultura a 360 gradi. Ad esempio in alcune zone del Parco del Pollino abbiamo il “bos primigenius”, che è un graffito risalente al paleolitico, punto di partenza di un itinerario storico geografico di grande rilevanza, che riguarda i romani, i greci, gli Enotri, per poi arrivare a Federico secondo, passando per le culture monastiche, fino ad arrivare al brigantaggio. Simbolo peculiare del parco del Pollino è l’ antichissimo pino loricato: l’albero più vecchio d’Europa, poiché al suo interno è stato rinvenuto un’esemplare che risale a 1200 anni fa all’incirca. Il parco del Pollino inoltre è importante perché
patrimonio dell’ Unesco, grazie ai numerosi geositi e al geoparco, unici nel loro genere”. A Milano, in occasione di Bit 2023, nello stand dell’Apt Basilicata, l’attore Carlo Verdone è rimasto affascinato dai piccoli borghi e dalla natura incontaminata di Basilicata, definendo quelle del Pollino, le montagne più belle che abbia mai visto.
A San Severino Lucano, nel prossimo mese di marzo, in occasione della mostra evento itinerante Basilicata, viaggio nelle eccellenze culturali e enogastronomiche, evento promosso da Basilicata Today e Comune di San Severino Lucano, le telecamere dei web magazine Itinerari e Agroalimentare d’Italia e Eccellenze Agroalimentari d’Italia presenteranno itinerari classici e inediti , prodotti tipici e specialità gastronomiche del comune lucano.
Lidia Lavecchia