Biometano nell’area industriale, il Comune di Tito non sosterrà l’iniziativa
Il Comune di Tito non sosterrà l’iniziativa, proposta dalla Bien srl, di realizzazione di un impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano nell’area industriale. Lo ha dichiarato il sindaco Graziano Scavone a margine dell’incontro pubblico, svoltosi il 20 luglio nell’auditorium Don Domenico Scavone e organizzato dall’amministrazione comunale, aperto a qualsiasi contributo e al confronto con i tecnici della società.
“La maggior parte degli interventi dei cittadini palesa la netta contrarietà di un territorio su cui, evidentemente, grava il macigno di scelte sbagliate e di violenze ambientali perpetuate nei decenni scorsi, che sconta un ritardo ventennale sulle operazioni di risanamento – ha commentato Scavone – e che soltanto recentemente, attraverso un’intensa attività istituzionale, ha potuto vedere l’avvio dei lavori di bonifica delle acque di falda ed è veramente prossimo alle operazioni di caratterizzazione dell’area ex Liquichimica, propedeutici alla sua decontaminazione”. “La nostra comunità è comprensibilmente scettica e non è pronta ad accogliere interventi rilevanti in materia energetico/ambientale”, ha aggiunto il sindaco. “Ringrazio i tecnici della Bien srl, in particolare il professor Colangelo dell’università Partenope di Napoli, per la disponibilità al confronto. Invito adesso gli imprenditori proponenti a tenere in debita considerazione la volontà e le ragioni dei cittadini titesi e a non avviare alcun iter autorizzativo”.
La proposta progettuale di un impianto a digestione anaerobica di 50mila tonnellate, presentata in risposta a una manifestazione di interesse sulle “green communities” aperta a tutti, anche ad associazioni e singoli cittadini, era stata preliminarmente discussa in Commissione ambiente per constatare il raggiungimento del grado di maturità e di dettaglio necessari alla discussione con i cittadini. Nei giorni precedenti all’incontro, ampiamente pubblicizzato attraverso i canali informativi dell’ente, i documenti progettuali erano stati resi scaricabili dal sito ufficiale del comune, in modo che tutti potessero prenderne visione per arrivare informati e preparati al confronto.
“Il modello di condivisione costruito, a maggior ragione su tematiche come sviluppo industriale e ambiente che si prestano a facili strumentalizzazioni politiche e a disinformazione organizzata, tiene dentro i livelli di rappresentanza istituzionale, di maggioranza e minoranza, e si stratifica fino al singolo cittadino”, ha sottolineato il sindaco di Tito. “Il successo di partecipazione odierna testimonia la validità dello schema e segna un cambio di passo, una svolta rispetto al passato da cui non si potrà più prescindere”, ha concluso. “Lo avevamo detto e lo ripetiamo: mai più accordi opachi, le decisioni in materia ambientale si condividono con tutta la popolazione”.
Altre iniziative per esprimere la contrarietà all’impianto saranno discusse in consiglio comunale.