Bit 2022, le Marche protagoniste nella Capitale Italiana della Cultura 2024: le destinazioni culturali delle Marche vincenti
Le Marche sul gradino più alto nella corsa per la Capitale italiana della cultura 2024: Pesaro si fregia del titolo più prestigioso grazie all’ottima progettualità improntata su natura e cultura, mentre Ascoli Piceno è arrivata a un passo dalla vittoria, piazzandosi nella “top ten” delle finaliste. Unica regione italiana, le Marche sono state in grado di schierare ben due capoluoghi. E alla Bit di Milano, le Marche hanno proposto e presentato le due realtà che traineranno la stagione turistica ispirata alla cultura. Presso il padiglione della Regione, allestito a fieramilanocity, l’assessore Giorgia Latini, insieme ai sindaci Matteo Ricci (Pesaro) e Marco Fioravanti (Ascoli), ai presidenti delle Province Giuseppe Paolini (Pesaro e Urbino) e Sergio Loggi (Ascoli Piceno), ha presentato “le destinazioni culturali delle Marche vincenti”.
“Con pieno merito – è stato evidenziato Latini – le due città marchigiane sono riuscite a distinguersi a livello nazionale, a dimostrazione di quanto le Marche siano una regione ad alta densità di eccellenze, culturali, ambientali, produttive e quindi turistiche”. Ora ha inizio la sfida della ripartenza della regione, dopo gli anni della crisi sismica e della pandemia, con all’orizzonte gli scenari di guerra ucraini. “Si comincia dalla cultura e dalla qualità delle proposte e dei progetti, puntando su una rete virtuosa che lega il nord e il sud di una straordinaria terra al plurale – ha concluso l’assessore – La Regione è pronta a sostenere entrambe le due città e, nel contempo, rilancia tutte le Marche, partendo dalle aree interne: rete e progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica culturale regionale per la rigenerazione dei borghi, luoghi che rappresentano un patrimonio fondamentale, millenario, di cultura e identità”.
I sindaci Ricci e Fioravanti hanno detto che le Marche hanno davanti tre anni straordinari di progettazione e di programmazione. Il risultato conseguito rappresenta un successo per entrambe le città, giunte in finale con progetti e caratteristiche diverse, “ma dalle grandi potenzialità culturali che daranno impulso allo sviluppo delle Marche. Le proposte elaborate sono una parte del tutto che le Marche possono garantire. La Capitale della cultura sarà nella nostra regione e questo è quello che più conta”. Pesaro ha vinto puntando sulla transizione ecologica, mentre Ascoli Piceno ha privilegiato il rilancio delle aree interne, a rischio di spopolamento. Due questioni di rilevanza nazionale che le Marche sapranno affrontare con la progettualità che metteranno in campo.
SCHEDA – Pesaro è capitale italiana della cultura con un progetto che si riassume già nel titolo “La Natura della Cultura” e prevede un viaggio condiviso con tutto il territorio della provincia di Pesaro e Urbino. Il tema principale – il rapporto fra arte, ambiente e tecnologia – lega rigenerazione urbana, green economy e felicità sociale. Pesaro è un capoluogo che sa attrarre e si declina nella bellezza e multiformità del suo territorio, patria di Rossini e già “Città Creativa per la musica Unesco”. Ha saputo magistralmente coniugare storia, architettura, musica e una solida e variegata tradizione sportiva che la rende bandiera della regione.
Ascoli Piceno, tra le dieci città finaliste, aveva un progetto ambizioso che coinvolgeva tutta la provincia. Moltissime le iniziative e le produzioni originali, festival di spettacolo dal vivo, esposizioni d’arte con nomi internazionali prestigiosi, convegni e momenti di approfondimento. Non mancano eventi enogastronomici, visite a luoghi insoliti e installazioni all’aperto che vedranno ugualmente la realizzazione per un 2024 che si annuncia memorabile per la cultura marchigiana e italiana.