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Bonifica Sin Tito: le precisazioni del Dipartimento Ambiente

In riferimento alle notizie pubblicate da organi di stampa e riferite al tema delle bonifiche, nell’intento di fornire una puntuale conoscenza, il Dipartimento Ambiente precisa quanto segue:
Preliminarmente evidenzia che è stata svolta una intensa attività tecnica tesa ad accelerare le progettazioni e velocizzare le procedure finalizzate a realizzare la bonifica del SIN Tito ed in particolare che è in attesa delle determinazioni del MATTM e della Prefettura per porre in essere le ulteriori azioni per la bonifica delle aree. Nello specifico, per singoli interventi, la situazione attuale è così caratterizzata.
Il progetto preliminare del CBMT01 (Prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda), propedeutico all’indizione dell’appalto integrato, redatto da ASI PZ ed ISPRA è stato consegnato al MATTM nel mese di ottobre 2014.
Lo stesso, discusso nella Conferenza di servizi del 12/2/2015, ha ottenuto in via prioritaria un sostanziale parere favorevole, da formalizzare a seguito di specifiche integrazioni richieste dalla Commissione Tecnica insediata in seno al MATTM.
Le integrazioni sono state trasmesse in data 13/03/2015; ad oggi si è in attesa delle risultanze della Commissione Tecnica e della relativa indizione della Conferenza di servizi decisoria da parte del MATTM.
Per il CBMT02 (Bonifica dell’area fluviale inclusa nel SIN) si è reso necessario definire un piano di campionamento ed analisi, richiesto da ISPRA ed effettuato da ARPAB. Le risultanze di dette analisi, consegnate da ARPAB a metà dicembre 2014, sono state utilizzate da ISPRA per la definizione progettuale. I dati ultimi trasmessi da ISPRA relativi alle acque superficiali e sedimenti indicano uno stato ambientale che non necessita di interventi di bonifica.
Gli interventi CBMT03 (Messa in sicurezza e bonifica delle scorie siderurgiche) e CBMT04 (Messa in sicurezza permanente del bacino fosfogessi) presentano la comune problematica rappresentata dalla radioattività naturale rilevata da ARPAB nel corso del 2013, condizione che ha determinato l’attivazione della procedura prevista ex lege art. 126 bis del D. Lgs n. 230/95 coordinata dal Prefetto di Potenza e che, di fatto, ha sospeso l’approvazione già intervenuta nel 2013 dei progetti previsti dall’APQ.
Infatti, in conseguenza dell’apertura di tale procedimento, il Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, coadiuvato da un esperto qualificato e da tecnici di ISPRA, ha dovuto redigere il nuovo piano della caratterizzazione radiologica e monitoraggio in osservanza del parere espresso dalla Commissione Tecnica Prefettizia in data 8.10.2014. In particolare, per la redazione di detto piano si sono rese necessarie indagini ed analisi radiologiche inizialmente non previste, i cui risultati, per esigenze strettamente tecniche, sono stati resi disponibili il 10 dicembre 2014. E’ a partire da tali risultati che è stato possibile completare il piano della caratterizzazione radiologica e monitoraggio, consegnati alla Prefettura in data 19/1/2015.
Nonostante in data 11/2/2015 il RUA ed i RUP interessati abbiano partecipato all’incontro indetto dalla Prefettura con la Commissione Tecnica Prefettizia, durante la quale è stato anticipato la conclusione della valutazione e la sua formalizzazione entro la fine del mese di febbraio; nonostante molteplici contatti telefonici avuti con la Prefettura; nonostante una formale sollecitazione alla Prefettura a voler provvedere con ogni sollecitudine a che la Commissione Tecnica Prefettizia concluda la valutazione di sua competenza, ad oggi non è pervenuto l’esito della valutazione prefettizia necessaria per mettere a gara la caratterizzazione radiologica e monitoraggio del bacino fosfogessi.

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