Boschini ed Evangelista (Fim Cisl Basilicata) chiedono interventi concreti per garantire la continuità lavorativa della PMC e delle aziende dell’indotto di Melfi
A seguito dell’accordo siglato ieri in Confindustria, a Potenza, per il contratto di solidarietà alla PMC, con scadenza fissata al 16 febbraio 2025, prorogabile fino al 29 giugno 2025, oggi sarà in Basilicata il segretario nazionale e coordinatore del settore automotive della Fim Cisl Stefano Boschini per fare il punto della situazione con i lavoratori della PMC. In una dichiarazione congiunta Boschini e il segretario regionale Gerardo Evangelista esprimono grande preoccupazione per la situazione in una delle più importanti realtà dell’indotto di Melfi. «Tale apprensione – spiegano i due sindacalisti – è acuita dai volumi produttivi previsti per il prossimo periodo, insufficienti a garantire stabilità. Inoltre, pesa l’assenza di nuove commesse legate alla produzione delle future vetture nello stabilimento Stellantis di Melfi. Ad oggi, la PMC non ha ottenuto alcuna commessa. Sebbene il rinnovo degli ammortizzatori sociali rappresenti uno strumento utile per salvaguardare i salari e i posti di lavoro, è indispensabile una programmazione produttiva e strategica per permettere all’azienda di continuare a investire. Tuttavia, senza nuove commesse, questa prospettiva appare irrealizzabile. Bene il riconoscimento dell’area di crisi complessa, ma servono azioni concrete per garantire nuove commesse alle aziende dell’indotto». Sul punto Evangelista ricorda che «la PMC era originariamente un ramo d’azienda di FCA e i suoi lavoratori erano dipendenti della stessa FCA. Di conseguenza, qualora Stellantis non assegnasse nuove commesse e non si creassero le condizioni per rilanciare la PMC, questi lavoratori vanno reintegrati in Stellantis, in linea con le garanzie occupazionali previste dagli accordi stipulati in passato». Boschini ed Evangelista chiedono infine «un intervento immediato per avviare un progetto condiviso, coinvolgendo tutti gli attori principali. È necessario sostenere e rilanciare la PMC, garantendo lavoro e salvaguardando i livelli occupazionali. Oggi, le lavoratrici e i lavoratori del sito automotive di Melfi chiedono solo rispetto».