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Bosco Pantano di Policoro, avviato tavolo interistituzionale per tutelarne il patrimonio

Salvaguardia e tutela di uno dei patrimoni ambientali più longevi e delicati dell’intero Mezzogiorno d’Italia. È il tema trattato nel corso dell’incontro che l’Amministrazione Comunale della Città di Policoro ha tenuto nei giorni scorsi con molti degli attori che, a vario titolo, intervengono a tutela dell’Oasi Bosco Pantano, territorio designato Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di protezione speciale (ZPS), che vanta un importante interesse scientifico, ecologico, paesaggistico e culturale. Con una nota indirizzata a tutti gli enti istituzionali,
quali Regione Basilicata, Provincia di Matera e Università degli Studi della Basilicata, forze dell’ordine, Enti sub regionali e il WWF, il Sindaco della Città, Enrico Bianco, ha portato all’attenzione l’interesse collettivo di salvaguardia e tutela dell’intera area, con particolare riferimento alle attività illustrate dalla Provincia, ente gestore, passando per il progetto “L’ultima Foresta incantata”,  sostenuto da Fondazione CON IL SUD, che ha come obiettivo la salvaguardia “dell’ultimo lembo di bosco planiziale dell’Italia meridionale”, probabilmente uno dei pochissimi rimasti nel sud Europa.
“Abbiamo inteso  mettere attorno ad un tavolo per la prima volta, anche su consiglio di alcuni cittadini sensibili al tema – dichiarano il primo cittadino, Enrico Bianco, e l’assessore al ramo, Massimiliano Padula – tutte le forze sinergiche che lavorano per la tutela e la salvaguardia di un patrimonio naturalistico da proteggere; tra le priorità riscontrate, oltre alla necessità di riavviare e rafforzare un sistema di sorveglianza dell’intera area, anche di istituire una cabina di regia per il monitoraggio dell’applicazione delle Linee Guida di Rete Natura 2000,
il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità”. “L’incontro è stato proficuo – concludono
Bianco e Padula – anche per gli argomenti trattati, dal pericolo estinzione che incombe sulla stabilità dell’intera area, alla necessità di non vedere più il Bosco Pantano di Policoro come entità astratta, ma come vero e proprio polmone verde da proteggere. Aggiorneremo le parti ad inizio anno prossimo, anche per la predisposizione di progetti utili da candidare a finanziamento con i fondi FESR e del PNRR a tutela
dell’importante patrimonio ambientale di cui siamo custodi e testimoni”.

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