Bradanica, alta tensione tra sindacati e Aleandri
È di nuovo alta tensione tra la Aleandri, impresa impegnata nei lavori di realizzazione della Bradanica, e i sindacati edili Filca Fillea Feneal del materano. Pomo della discordia i nuovi licenziamenti annunciati dall’azienda nel corso di un recente vertice con i sindacati. Nove gli operai che rischiano il posto su 20 addetti, denunciano i sindacati che bollano la scelta come assurda.
“Ora che il contenzioso con la Integra, altro soggetto dell’Ati, si è risolto e la Aleandri ha la certezza di realizzare gran parte del 25 per cento mancante al completamento del cantiere – accusano Franco Pantone, Fernando Mega e Gianfranco De Palo – ci viene comunicata la riduzione del personale, una decisione assurda perché vorrebbe dire realizzare circa 13 milioni di euro di lavori con una decina appena di operai e mettere un grande punto interrogativo sui tempi di completamento dell’opera”.
I sindacati hanno chiesto l’intervento dell’Anas e puntano a sensibilizzare le istituzioni locali. Sulla vicenda interviene anche il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che intende portare la questione al tavolo dell’osservatorio regionale sulle opere pubbliche. “Se la Aleandri decide di licenziare la metà della manodopera su un cantiere strategico come la Bradanica – commenta La Torre – le istituzioni non possono restare a guardare. Per questo abbiamo deciso di investire della vicenda l’osservatorio regionale, l’assessore alle infrastrutture Benedetto e la stessa Anas”.