Brianza Plastica, mercoledì 10 aprile incontro al ministero del lavoro
La
tanto attesa convocazione del ministero del lavoro per sbloccare la
vertenza Brianza Plastica è arrivata. Le parti si incontreranno
mercoledì, 10 aprile, alle 11, per l’esame congiunto della proroga del
contratto di solidarietà, soluzione caldeggiata dai sindacati per la
gestione dei 9 esuberi dichiarati dall’azienda. “La convocazione del
tavolo al ministero del lavoro è quanto abbiamo sempre auspicato”,
commenta il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco
Carella. “Aver portato l’azienda a ragionare sull’ipotesi di un
prolungamento del contratto di solidarietà – continua il sindacalista – è
un primo anche se parziale risultato positivo. Ottenere un altro anno
di ammortizzatore sociale significa infatti avere lo spazio negoziale
per mettere in campo risorse e strumenti per il rilancio della fabbrica
di Ferrandina. Su questo punto mi auspico la massima convergenza anche
del futuro governo regionale”.
Sulla
questione interviene anche il segretario generale aggiunto della Cisl
Basilicata, Giuseppe Amatulli, che ricorda la scelta di Cgil Cisl Uil di
portare quest’anno proprio a Ferrandina la manifestazione del 1° maggio
lucano: “Bene ha fatto la Femca – commenta Amatulli – ad aver caricato
la vertenza della Brianza Plastica di un significato che va ben oltre le
questioni specifiche e che interseca inevitabilmente il tema più
generale di come rilanciare in modo sostenibile le attività produttive e
il lavoro in Valbasento”.
“Oggi
questa fabbrica rappresenta lo snodo di una possibile inversione di
rotta dopo decenni di fallimenti e false promesse ed è giusto tenere la
barra dritta sulla salvaguardia dei posti di lavoro contro ogni ipotesi
di ridimensionamento. Il futuro della nostra regione – continua il
segretario aggiunto della Cisl – non può prescindere dal rilancio di
questo importante polmone industriale, ma servono una strategia chiara e
un impegno straordinario da parte del governo nazionale e della
prossima giunta regionale, a partire dal tema delle bonifiche,
presupposto di ogni altro ragionamento intorno al futuro della
Valbasento”.