A Brienza le “Vie dell’Arte” di Daniela Memoli
Una nuova collezione d’arte approda a Brienza grazie alla collettiva di pittura“ Tra sogno e realtà” a cura de “Le vie dell’Arte” in collaborazione con l’Associazione “Antonio Distefano”. Riflettori puntati su Marco Saporiti, Giampietro Tugnoli, Aldo Canzi e Giovanni Daurea. Quattro grandi artisti in terra lucana in mostra da domani sino all’11 maggio, nel Chiostro Comunale della Città di Mario Pagano, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 18 alle 22. “L’arte di grandi artisti- ha detto la responsabile de “Le Vie dell’Arte”, Daniela Memoli- sarà in mostra a Brienza per dare vita ad un percorso artistico denso di emozioni che solo la vera arte può suscitare”.
Con una sensibilità tutta personale, l’artista Saporiti motiva nel colore immagini suggestive colte dal paesaggio della Natura. Saporiti non si ferma alla mera descrittività; le sue opere si immettono in percorso privatissimo di contemplazione che reca in sé l’adesione totale alle suggestioni insite nella Natura. Fedele alla tradizione del paesaggismo lombardo, la pittura di Saporiti parte da tematiche che catturano boschi, radure, acque limpide, per continuare con i cromatismi più intensi del mediterraneo, attraverso un’espressione artistica che vede il dato paesistico trasformarsi in atmosfera di sogno. Ogni opera parla di poesia della visione e di quella componente, misteriosa dei corsi e ricorsi della Natura, nella sua silente energia di rinnovamento.
Aldo Canzi inizia il suo percorso artistico nel 1970. La sua formazione figurativa non è stata
casuale ed improvvisata ma suggerita dalle voci e dalle emozioni della natura. Dopo varie
esperienze, si accosta per un breve periodo all’informale ma ben presto fa un piacevole ritorno all’informale ma ben presto fa un piacevole ritorno al figuratismo subendo influenze
impressionistiche. Nel 1996 la fondazione dell’Accademia di San Pietroburgo gli conferisce una laurea da maestro d’arte per meriti artistici e per aver portato la sua arte in molti paesi del mondo. Dal 2003 è presente nelle case d’arte Day-Light di Waschington. Sempre nel 2003 realizza opere nei luoghi sacri di Gerusalemme.
Daurea in ambito paesaggistico dimostra una esuberante genia coloristica che lo colloca nel
novero di quei nuovi pittori che oggi sono i prediletti dal pubblico ecologico quello ancorato alla contemplazione di una certa realtà visiva, al gusto del bello e all’adesione del concetto legato alla vera pittura. Tugnoli è un pittore autodidatta, figurativo moderno ha tenuto mostre personali. Paesaggista, gioco d’ombre e di luce lo distinguono. Colpi di spatola sicuri dall’effetto coloristico, monocromatico di vigile padronanza riescono a dare sintesi pittorica di questo valido artista.