Brindisi, fallisce l’ipotesi dimissioni per Carluccio
Fallisce a Brindisi l’ultimo tentativo di far cadere l’amministrazione senza passare dal consiglio comunale. Era la terza volta, dopo il blitz di martedì mattina e la riunione da Impegno Sociale martedì sera, che 17 tra consiglieri di opposizione ed ‘indipendenti’ dei ‘Coerenti per Brindisi’ hanno tentato la spallata definitiva alla sindaca Angela Carluccio.
All’incontro Luperti era arrivato con un’idea diversa, ovvero portare la sfiducia in consiglio comunale, aspettando il prossimo 13 febbraio, giorno in cui, ufficiosamente, si discuterà della mozione in aula, ma anche giorno nel quale scadranno i venti giorni che la legge concede al sindaco prima che le sue dimissioni diventino effettive ed irrevocabili.
“In serata, così come previsto, si sono riuniti – si legge in una nota a firma di Luperti – i diciassette consiglieri comunali firmatari della mozione di sfiducia ed hanno deciso, con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Brindisi, di partecipare alla seduta consiliare del 30 gennaio per approvare i provvedimenti necessari alla rottamazione delle cartelle Abaco relative alla tassazione comunale. Il gruppo dei ‘Coerenti per Brindisi’, inoltre, ha chiesto che la mozione di sfiducia venga discussa in consiglio comunale, il prossimo 13 febbraio, così come proposto inizialmente. Tale richiesta è stata condivisa dai presenti”. Nel gruppo dei 17 c’è anche una possibilità che qualcuno possa cambiare idea e non votare la sfiducia in consiglio comunale, ma su questo scenario Luperti è chiaro: “Chi si venderà, si prenderà la responsabilità politica della sua scelta”.