Brindisi, licenziato medico radiologo
In malattia per la Asl di Brindisi dove lavorava, ma in servizio per i pazienti privati. E così un medico radiologo è stato licenziato, mentre altri 3 colleghi hanno ricevuto sanzioni disciplinari dopo l’indagine svolta dai Carabinieri del Nas di Taranto. Nello specifico, i quattro dirigenti medici, di cui tre in servizio presso i presidi ospedalieri della provincia di Brindisi ed uno presso il dipartimento di prevenzione, sono: un radiologo (per il quale è scattato il licenziamento), un anestesista e un medico del dipartimento di prevenzione (sospesi dal servizio senza retribuzione fino a 12 giorni), ed un dermatologo, per il quale è stato avviato il procedimento ma non è stata irrogata alcuna sanzione perché prossimo alla pensione.
I fatti contestati sono scaturiti dopo un’ispezione dei Nas di Taranto effettuata pochi mesi fa, presso un poliambulatorio del brindisino. I Carabinieri hanno scoperto che il radiologo aveva svolto attività lavorativa in quel centro in giorni in cui era assente dall’ospedale, causa malattia. Le visite fiscali inviate dalla direzione dell’Asl erano state effettuate da un medico del dipartimento, che effettuava anche attività lavorativa libero professionale nel medesimo centro privato in cui operava il radiologo (che aveva anche l’incarico di responsabile sanitario del centro), contravvenendo al codice di comportamento dei dipendenti pubblici in tema d’incompatibilità per conflitto d’interessi.
Per quanto riguarda il dermatologo e l’anestesista è stato accertato che avevano svolto arbitrariamente visite mediche in libera professione nel Poliambulatorio, nonostante avessero optato per un rapporto di esclusività con l’Asl. I medici hanno continuato a percepire indebitamente l’indennità mensile aggiuntiva dell’esclusività.
Gli atti sono al vaglio della procura della Repubblica di Brindisi, che ha coordinato l’attività investigativa dei Nas. I 4 medici dovranno restituire all’Asl le indennità indebitamente percepite che, a quanto stimato, ammontano a diverse decine di migliaia di euro.