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Buenos Aires, presentato Centro Lucani nel Mondo Nino Calice

“Promuovere la conoscenza del processo di emigrazione e dei suoi effetti è l’obiettivo del Centro Lucani nel Mondo ‘Nino Calice’”. Così il coordinatore del Comitato tecnico – scientifico del Centro, Luigi Scaglione nel presentare l’organismo ai rappresentanti delle associazioni dei lucani in Argentina.
“Nato per volontà della Regione Basilicata con legge regionale istitutiva n. 11 del 6 aprile 1999 – ha spiegato Scaglione – il Centro Lucani nel Mondo ‘Nino Calice’ ha per nucleo principale il Museo dell’emigrazione lucana, una esposizione permanente sulla storia del vasto fenomeno di emigrazione lucana all’estero tra ‘800 e ‘900 e i suoi effetti all’interno del territorio regionale. Il Museo, che ha sede nel Castello di Lagopesole, propone un racconto emozionale. Lo scopo – ha detto – non è teso a rievocare sentimenti nostalgici, ma a mantenere vivo il ricordo dei nostri emigrati consegnandolo soprattutto ai giovani. E’ come ripercorrere al rallentatore una sequenza cinematografica lunga decenni attraverso le azioni, i sacrifici, le vittorie e le sconfitte dei protagonisti delle storie della nostra emigrazione. Un esempio e un monito – ha affermato – per la emigrazione e la immigrazione di oggi”.
Il Museo dell’emigrazione lucana consente al visitatore di conoscere e immedesimarsi nelle storie di figure emblematiche quali Felicia Muscio, Charles Paterno, Antonio Cilibrizzi, Rosita Melo, Leonard Coviello, Joseph Stella, Nicola Santo, Beniamino Benvenuto, Francesco Miglionico, Garibaldi Lapolla, Pietro Cristiano, Francesco Farenga, Filomena Iacovino e Rocco Anthony Petrone.
“Personaggi – ha detto Scaglione – ai quali saranno affiancati nel tempo molti altri protagonisti della storia della emigrazione lucana”. A questo proposito il coordinatore del Centro “Nino Calice” ha invitato la platea a collaborare all’implementazione del materiale documentale inviando lettere, fotografie, storie e tutto quanto possa contribuire ad arricchire la rete dei racconti e a rendere più articolato e corposo il patrimonio museale. “Aprite i vostri cassetti per raccontare soprattutto ai giovani la storia della nostra regione attraverso i vostri occhi. Il Museo dell’emigrazione lucana – ha concluso – è il vostro museo”.
E un contributo in tal senso è giunto da Erminia Ferrieri Calice che ha consegnato il passaporto di Rosa Calice, emigrata in Argentina, sorella del papà di Nino Calice, protagonista della vita politica regionale e nazionale cui è intitolato il centro.

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