Burlesque al ‘Dream On Cafè’
Al ‘Dream On Cafè’ di Massafra (Ta), venerdì 2 dicembre si terrà un nuovo party, che si discosta dalla rassegna elettronica, che lasciando il posto, momentaneamente, ad una serie di feste che hanno come ingredienti principale l’arte. Per il primo evento del mese di dicembre, gli amici del discobar di Massafra presenteranno uno show in stile Burlesque, genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell’Ottocento nell’Inghilterra Vittoriana ed importato successivamente negli Stati Uniti, dove riscosse grande successo soprattutto fra gli strati di società meno abbienti, costituito da numeri di varietà e spogliarello. La musica sarà selezionata da Paride Pavone e Fabrizio Leggeri, i resident delle serate del venerdì e del sabato del locale e Steve Tamburrano. Una “reunion”, che ha l’intento di consolidare l’appuntamento del venerdì del Dream on, come un vero e proprio must della movida tarantina, alternando alla buona musica anche forme artistiche che variano dallo spettacolo alla coreografia. Proprio in quest’ultimo ambito Gianni e Marco Sforza, gestori del locale, hanno deciso di puntare, presentando al proprio pubblico un locale sempre nuovo ed originale per ogni appuntamento. Poche le anticipazioni che si riescono a sapere. “Il tema di questa sarà il Saloon – afferma Gianni – ma non quello dei film western”. Dunque spazio alla creatività e alla curiosità per questo strepitoso locale che riesce sempre a sorprendere e ad attirare un notevole numero di persone, affascinate dalla strepitosa capacità di adattarsi bene a contenitore culturale per un target giovanile.
Attore, regista e autore teatrale, dopo l’esordio a Trieste Renato Sarti si è trasferito a Milano per lavorare con Giorgio Strehler, Gabriele Salvatores, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Nel 1995, per il cinquantennale della Liberazione, ha diretto la lettura scenica “Risiera di San Sabba: La memoria dell’offesa”, basata su testimonianze di sopravvissuti allo sterminio nazifascista. Il testo è stato poi adattato per il teatro con il titolo “I me ciamava per nome: 44.787” e pubblicato da Baldini e Castoldi Dalai. Nel 2000 ha debuttato alla Maratona di Milano la prima versione del monologo “Mai Morti”, interpretato da Bebo Storti; nella sua forma definitiva, il testo è stato in tournée per tre anni. Nel 2001 Sarti ha aperto nel quartiere Niguarda di Milano il Teatro della Cooperativa, la cui caratteristica principale è stata la scomodità dei temi trattati, sia negli spettacoli prodotti sia in quelli ospitati, tutti di drammaturgia contemporanea.