Calcioscommesse, Conte: “Mai accorto di combine”
Fa discutere il verbale dell’audizione di Antonio Conte dello scorso 6 settembre 2012, nell’ambito del filone pugliese del calcioscommesse. Il tecnico della Juventus non è indagato dalla Procura di Bari, che sta lavorando alacremente per fare luce su due gare dei ‘galletti’, una del campionato 2007-08 (contro il Treviso) e l’altra del campionato successivo, contro la Salernitana. Per questi due incontri, entrambi del campionato di serie B, la Procura del capoluogo pugliese ha emesso 33 avvisi di conclusione delle indagini, di cui ben 27 destinati ad ex calciatori del Bari. Partite, queste, che sarebbero state vendute per 220mila euro. La sfida disputata allo stadio ‘Arechi’ è la più anomala: il Bari è già matematicamente promosso in A, mentre alla Salernitana servono punti per scongiurare la retrocessione in C. Una gara che si rivelerà ‘combinata’ al 100%, la maggior parte dei giocatori scesi in campo quel 23 maggio 2009 erano concordi sull’esito della partita, i più restii al coinvolgimento diretto hanno ricevuto dei ‘regali’ (piccole somme di denaro), mentre Conte (all’epoca allenatore del Bari) era all’oscuro di tutto. Ad avvalorare la tesi della ‘combine’ il gemellaggio tra le tifoserie di Salernitana e Bari.
Il tecnico salentino è tornato a parlare di quella gara: “Non mi sono accorto di nulla intorno alla mia squadra nel periodo in cui l’ho allenata. Se avessi saputo che qualcuno scommetteva sull’esito delle nostre gare, gli avrei staccato la testa”. Una frase che rispecchia in pieno il suo animo battagliero, che sta riproponendo anche ora, da allenatore della ‘sua’ Juventus. “L’anomalia più grossa che ho riscontrato durante la gara di Salerno – ha continuato Conte – è stata che quando segnava la Salernitana, i suoi tifosi si abbracciavano con quelli del Bari. Se dietro una partita del genere c’è un accordo in denaro così importante, a me viene da piangere, mi viene da piangere a sapere che ci sono dei soldi dietro. Su Bari-Treviso drizzai le antenne, sia perché eravamo salvi, sia perché nelle file trevigiane c’erano diversi ex giocatori biancorossi”. Durante l’audizione, parlando del campionato 2008-09, Conte ha chiesto ai giudici: “Di quel campionato, quante partite ci sono state così? E’ qualcosa di incredibile, da parte mia c’è solo grandissima amarezza”. Nell’occasione, ha confermato di essere un allenatore che non è amico dei calciatori, “per creare distanza tra me e loro. I calciatori, quando vogliono, chiudono la porta dello spogliatoio e, in quel caso, l’allenatore non entra”.
Anche le dichiarazioni di Vitaly Kutuzov, ex calciatore biancorosso, hanno di fatto confermato che Conte non era a conoscenza degli accordi tra Salernitana e Bari. Il tecnico avrebbe detto solamente alla sua squadra “Ragazzi, se voi andate in Salernitana, potete giocare come volete alla fine. Se si decide insieme che la partita a voi non serve, magari, ma tutti insieme. Io sto con voi, a me non mi interessa. Giocate, se volete giocare, cioè per me ho fatto il massimo, ho vinto il campionato”. E dietro questa dichiarazione, si celerebbe un’altra ‘mazzata’ sulla testa di Conte, ossia l’omessa denuncia.