CallMat, Ugl Tlc Matera: “Azienda e sindacato a lavoro sull’ultimo DPCM”
“L’Ugl Telecomunicazioni Matera esprime il cordoglio per la drammatica vicenda che ha visto la scomparsa del giovane di soli 34 anni, Emanuele Renzi, dipendente del Call center Youtility di Settecamini dove lavorava: la più giovane vittima di Coronavirus nel Lazio, deceduto al Policlinico di Tor Vergata. A nome della Ugl Matera e di tutti gli operatori della CallMat profondo cordoglio e vicinanza ai familiari per la prematura scomparsa della loro caro”.
E’ quanto emerso dall’incontro odierno in video conferenza, svoltosi tra la segretaria provinciale dell’Ugl Tlc Matera, Cosimina Saracino, il consigliere nazionale della federazione Tlc, Francesco Stigliano e Pino Giordano, segretario dell’Unione territoriale del lavoro di Matera.
“La brutta notizia ha scosso tutti i lavoratori anche dell’azienda CallMat di Matera. In questo momento abbiamo bisogno di avere conferma dagli enti preposti della messa in sicurezza di tutte le sedi per la tutela della salute dei lavoratori. Quello che è certo è che vicenda sulla morte del nostro collega a Roma mette in evidenza l’estrema difficoltà nella quale navigano i contact center, costretti a sopravvivere in un mercato che non ammette sconti neanche in uno scenario come quello che stiamo vivendo. La nostra segreteria nazionale Ugl Telecomunicazioni – proseguono i segretari – nei giorni scorsi ha evidenziato con una lettera al governo l’importanza di preservare in primis la salute degli operatori e di tutto il settore dei contact center da quelle dinamiche del libero mercato che almeno in situazioni come queste dovrebbero essere ripensate. Lo scenario attuale impone misure importanti a tutela della salute dei lavoratori, per questo è necessario, in base al Decreto governativo dell’11 marzo, che tutte le aziende del settore dichiarino espressamente quali sono i settori che devono continuare ad operare e quelli che possono chiudere dato che lo stesso decreto afferma che ‘siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione. E’ necessario che – rimarcano Saracino, Stigliano e Giordano – opportune misure di sicurezza vengano prese in tutti i contact center oltre ad attuare tutti gli strumenti che la legislazione prevede come lo SmartWorking e il telelavoro. In tal senso, la nostra azienda materana CallMat, ha già iniziato le operazioni di attuazione dello SmartWorking in ottemperanza del Decreto Legge del 17 marzo 2020 n. 18 Art. 19 dando priorità a quanto previsto dal suddetto Articolo. L’Ugl auspica, a tal proposito in un momento critico dove anche in Basilicata il Coronavirus si sta’ espandendo a macchia d’olio, di porre più lavoratori possibili del sito materano, in lavoro ‘Agile’ considerato che, tantissimi di essi sono pendolari, provenienti da diversi lontani paesi compresa la regione Puglia. In questo contesto di messa in sicurezza del sito, assai importante diviene il lavoro del comitato paritetico tra Azienda e Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, fin qui svolto. Ricordiamo – hanno concluso Stigliano, Saracino e Giordano – che proprio il DPCM sopracitato afferma che ‘sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza: l’Ugl rimane, è sempre e comunque disponibile a confrontarsi e a trovare qualsiasi soluzione per il bene dei dipendenti e per preservare l’azienda CallMat”.