BasilicataCronaca

Caos sul futuro del ‘Don Uva’ di Potenza

don uva potenzaIn attesa che i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil abbiano una visione condivisa sulla vertenza Don Uva, i lavoratori della casa di cura di Potenza continuano a garantire i servizi per i pazienti. Ma rimangono fermi sulle loro posizioni, cioè la protesta per chiedere alla Regione di agire subito e trovare una soluzione definitiva e positiva alla loro difficile condizione.

Ieri il sindacato di categoria della Cisl ha fatto appello ai dipendenti per organizzare presidi permanenti davanti all’ospedale ‘Don Uva’. Per mercoledì prossimo dovrebbe riunirsi un’assemblea con i lavoratori. Come detto, i dipendenti continuano a garantire la loro professionalità all’interno della struttura potentina, con musica e balli per le persone ricoverate. “Siamo costretti a turni estenuanti e – hanno detto – con i contratti di solidarietà saremo pagati di meno per lavorare di più”. Uno dei dipendenti, Giovanni, ha spiegato: “Non sappiamo come andare avanti. E’ difficile in particolare in questo periodo in cui aumentano i ricoveri. Noi, invece, siamo sempre gli stessi e costretti a fare due ed anche tre turni. La situazione riguarda tutti i lavoratori. Per garantire i normali livelli di assistenza faccio anche due turni da sette ore nella stessa giornata”.

Un altro dipendente, Mimmo, esterna la sua preoccupazione: “Con l’ipotesi del fitto di ramo di azienda avevamo la speranza che non venissero attivati i contratti di solidarietà. Invece si è proseguito su questa strada. Ora ci sono nuovamente dubbi sul fitto del ramo di azienda e noi siamo continuamente in uno stato di incertezza”.

 

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