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Caporalato: Stefàno (Pd) critica il ministro Centinaio

“Il ministro dell’agricoltura Centinaio ha scoperto solo ora l’esistenza di una brutta piaga sociale ed economica come il Caporalato. Se mi è permessa una battuta: ha fatto la scoperta dell’acqua calda”. Così il senatore Dario Stefàno (Pd) in relazione alle reazioni del ministro della Lega sui fatti di Foggia.
“E’ servito l’ennesimo, drammatico e terribile incidente per attirare l’attenzione della Lega che però – ricorda Stefàno – votò contro la Legge sul Caporalato nella scorsa legislatura nonostante ci sia da sempre un urgente bisogno di strumenti di contrasto ad un fenomeno che sta diventando sempre più infimo e si infiltra ormai in altri settori come quello dei trasporti o dell’edilizia o dei servizi e presente su tutto il territorio nazionale”.
“Anche su questo tema si consuma l’ambiguità del Governo del Cambiamento: tanta propaganda e poche idee chiare. Per il Premier Conte serve un rafforzamento degli strumenti di controllo e di prevenzione, Di Maio propone un concorso straordinario per ispettori del lavoro, Salvini invece vuole chiudere i ghetti come se il problema nascesse là dentro e non altrove, Centinaio scarica la responsabilità in maniera semplicistica tutta sugli imprenditori e bolla come “spottone” del Governo Pd la legge di contrasto al caporalato salvo poi non trovare nessun punto debole nell’impianto normativo, che risulta, ad oggi, l’unico strumento utile attivo. Ci sta forse dicendo che non l’ha mai letta?”.
“Mi permetto – conclude Stefàno – di suggerire, intanto, alla maggioranza di far applicare a dovere la legge vigente e poi di attrezzarsi per il governo del Paese. La fase della campagna elettorale è conclusa da un pezzo”.

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