Carcere di Melfi, detenuto aggredisce ispettore della Polizia Penitenziaria
In data odierna un detenuto italiano, di origini napoletane, appartenente al circuito Alta Sicurezza del Carcere di Melfi, ha violentemente aggredito un ispettore della Polizia Penitenziaria durante un normale svolgimento delle proprie funzioni. La notizia è data dal Segretario regionale del S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Basilicata, Saverio Brienza, non appena appresa la notizia della violenta aggressione.
L’evento critico non ha avuto risvolti molto peggiori solo grazie alla capacità di intervento posta in essere da tutto il personale di Polizia Penitenziaria a cui il SAPPe esprime tutta la gratitudine, anche rispetto alla difficile gestione del focolaio covid-19 in atto, scoppiato all’interno della struttura penitenziaria da circa un mese. Saverio Brienza, nella esposizione dei fatti, riferisce che il detenuto, precedentemente affetto da COVID-19, risultando negativo all’ultimo tampone rino-faringeo, avrebbe dovuto lasciare il reparto destinato ai detenuti affetti dal Coronavirus per fare rientro nella sezione detentiva, a vita comune. L’ispettore che si occupava di garantire il trasferimento del recluso, nel momento in cui si prodigava a far comprendere che quella collocazione non era più idonea al suo stato di salute, il detenuto con una violenta reazione cercava prima di rovesciare addosso all’ispettore dell’olio bollente che stava sul fornello acceso, ma il poliziotto, per fortuna, nell’accorgersi del gesto riusciva dapprima tempestivamente a schivare in tempo l’olio, ma non riusciva, purtroppo, a schivare la seconda reazione del detenuto, quella di utilizzare lo stesso tegame per colpire il malcapitato ispettore, il quale veniva percosso al volto, tanto da procurare allo stesso lesioni che necessitava l’urgente invio presso il locale Pronto Soccorso.
Solo la rapidità nella percezione dell’imminente pericolo captata dall’ispettore aggredito ed il pronto intervento degli altri agenti di Polizia Penitenziaria, che bloccavano l’aggressore, evitavano che il detenuto ponesse in atto ancora più gravi conseguenze. Solidarietà all’Ispettore di Polizia Penitenziaria ferito arriva anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Siamo vicini al collega ferito ed è inaccettabile che i poliziotti penitenziari non abbiano strumenti per difendersi da questi delinquenti violenti.
Servono corretti immediati: il Taser o altre soluzioni analoghe per fermare queste continue violenze, che minano anche la serenità del Corpo di Polizia Penitenziaria tutto”. E ricorda che da mesi il SAPPE “denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri. Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa”, conclude. “E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”.