Carcere Matera, la denuncia di Grippo (Ugl Pol. Penitenziaria)
“Il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Via delle Cererie rimane sottodimensionato, con notevoli rischi per la sicurezza degli agenti. Rimasto nel cassetto, l’accordo che fù sottoscritto a marzo sul potenziamento del personale, ad oggi è stato totalmente disatteso”. E’ la denuncia del segretario regionale Ugl Polizia Penitenziaria, Giovanni Grippo che, tra l’altro, punta il dito precisamente su quell’accordo sottoscritto nel marzo 2016 dall’Amministrazione penitenziaria. Sono 90 i baschi azzurri a fronte di una popolazione carceraria che supera le 170. Resta del tutto irrisolto il problema della mancanza di organico.
“Il Personale di Polizia Penitenziaria – dichiara Grippo – è sottodimensionato di circa 43 unità in tutti i ruoli tra sottufficiali, assistenti e assistenti capo, senza considerare che altre cinque unità che erano in distacco a Matera e sono state richiamate nelle rispettive sedi di lavoro originarie. Inoltre tra i 90 agenti ben 23 sono adibiti a servizi particolari come lo svolgimento di mansioni negli uffici o comunque annessi alla Direzione. La restante parte, quindi, rientra nel Nucleo traduzioni e piantonamento e nei reparti detentivi della Casa Circondariale. Spesso gli agenti sono sottoposti a turni massacranti. A volte il servizio che dovrebbe essere di 6 ore viene espletato anche oltre le 10 ore. La sorveglianza generale, soprattutto nei turni pomeridiani, elemosina personale per trattenerlo. C’è un consumo esagerato di ore di straordinario, dal comandante di reparto fino all’ultima unità. Il servizio programmato non viene per nulla rispettato, creando disagi al personale di Polizia Penitenziaria nella vita privata. Sono questioni più volte rimarcate. La direzione ci chiede successivi sacrifici perché la situazione a livello nazionale è quella che è ma la stessa Amministrazione abbassa la classifica annuale al personale, riferendolo a un calo di rendimento generale. Il Nucleo traduzioni e piantonamenti in media assorbe 5-6 unità al giorno per i servizi di traduzione dei detenuti ma a volte si arriva anche a un impiego di 10 unità. Altro aspetto da evidenziare – dice Grippo – sono le mansioni assegnate e che non sono non contemplate in nessuna norma come la sorveglianza generale affidata agli assistenti capi che invece spetta esclusivamente agli ispettori e ai sovraintendenti. E’ dal 2014 che la stragrande parte del personale deve fare le ferie di quell’anno, del 2015 e del 2016. Molti vantano circa 150 giorni di ferie. In tutto ciò qualche funzionario si è permesso il lusso dei distinguo tra ‘personale buono’ e ‘personale pretestuoso’ in quanto rivendica legittimamente i propri diritti. Resta inoltre inapplicato l’accordo (Pil) sottoscritto a marzo del 2016 tra l’Amministrazione penitenziaria e le parti, attraverso il quale la direzione si impegnava a richiedere un potenziamento del personale. A questo punto – conclude Grippo – stando così le cose sarebbe a rischio anche il Piano ferie stivo per la mancanza di personale. Rischiamo di non poter fare le ferie estive programmate nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. Per questo motivo come segreteria regionale Ugl Polizia Penitenziaria, rivolgiamo un appello al Prefetto dott.ssa Antonia Bellomo per scongiurare eventuali blocchi dei turni delle ferie estive e di tutto il personale”.