Carenza di infermieri presso l’ospedale di Foggia
Emergenza infermieri presso l’ospedale di Foggia. Il numero degli operatori è sempre più residuo, fermo a più di 10 anni fa. Ci sono stati appelli, le grida di allarme, continue sollecitazioni, ma di risultati concreti neanche l’ombra. “Combattiamo costantemente contro un muro di gomma”, è lo sfogo di dirigenti e sindacalisti.
La questione, a parte i medici, tocca in maniera diretta il personale infermieristico, costretto a turni massacranti. A denunciare nuovamente le difficoltà nel nosocomio foggiano è stato Giannicola De Leonardis, consigliere regionale del Nuovo centrodestra, che, accodandosi all’appello lanciato nei giorni scorsi dal sindacato ‘Nursind’ degli infermieri foggiani, ha detto: “Gli Ospedali Riuniti di Foggia sono stati ignorati dalla delibera regionale n. 183 del 19 febbraio scorso, nonostante la grave carenza di personale infermieristico più volte denunciata, e nonostante la chiusura e il ridimensionamento di ospedali limitrofi abbia determinato – come prevedibile – un esponenziale aumento dell’utenza, impossibile da affrontare e soddisfare con l’attuale pianta organica”.
De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, si è rivolto all’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, affinchè indichi espressamente se sono previste sin da ora assunzioni di nuovo personale infermieristico, e in che quantità per il Policlinico foggiano, per il quale tempo fa i vertici stessi dell’Azienda avevano proclamato addirittura lo stato di emergenza, per sensibilizzare gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica sulla delicatezza e criticità della situazione.
“Gli impegni certi non possono risolvere la situazione nell’immediato – ha continuato De Leonardis – ma possono almeno infondere speranza e garantire un diverso atteggiamento ed una nuova impostazione di programmazioni e politiche finalmente nell’interesse dei cittadini, fin troppo penalizzati, e gli unici a pagare per davvero lo scotto dei pesantissimi tagli imposti dal Piano di rientro dal deficit e di riordino della rete ospedaliera e assistenziale.