Carmine Cocca (Ordine dei dottori agronomi e forestali di Matera): “Ripensare il bosco per la tutela del territorio lucano”
Con la chiusura della stagione estiva, e con il doveroso bilancio dei danni subiti dagli incendi boschivi, riemerge la necessità di analizzare le cause di tali eventi per proporre azioni di rilancio a favore del territorio lucano. È inconfutabile, afferma il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Matera Carmine Cocca, la necessità di garantire il risanamento delle aree percorse da fuoco per non aggravare ulteriormente il contesto già danneggiato. In aggiunta è altrettanto necessario riportare al centro dell’analisi il concetto di bosco con la necessità di un’accurata gestione che solo i professionisti dottori Agronomi e Forestali possono mettere in atto attraverso il rilancio delle pratiche selvicolturali le quali, tuttavia, in troppi contesti vengono messe da parte nel nome di interventi occasionali che non sempre portano risultati accettabili nel lungo periodo. I piani di assestamento e la gestione forestale, afferma Cocca, devono entrare a far parte di una politica ambientale che deve essere finalizzata a garantire la conservazione del bosco e delle sue funzioni le quali hanno valore ambientale e tutelano dal rischio idrogeologico a cui gran parte della Basilicata è soggetta. L’auspicio è che si ritorni a ripensare il bosco senza temere l’opinionismo che spesso non premia in quanto si ferma all’analisi del risultato nel breve periodo mentre il bilancio degli interventi, continua Carmine Cocca, deve rispettare i cicli che la natura impone con il suo tempo. Un tempo importante per progettare, per tutelare il territorio e per analizzare le risorse naturali e apporre il vero sigillo della protezione a cui, conclude Cocca, la nostra professione è chiamata quotidianamente nel nome della competenza. Si spera che i Comuni della Basilicata e i privati possano mettere tra le priorità l’adesione alle misure del PSR al fine di mantenere integro il patrimonio boschivo che la nostra Basilicata possiede.