Carnevale di Matera, la nota di MateraCam – Consorzio Albergatori Matera
A Carnevale ogni scherzo vale. I proverbi, notoriamente, non sbagliano mai. Ma l’ultimo evento finanziato dall’amministrazione comunale con la tassa di soggiorno, purtroppo, è tutt’altro che uno scherzo. Dal 9 al 13 febbraio, il Comune di Matera promuove infatti un cartellone di iniziative dedicate al Carnevale che ha scelto di sostenere come “evento speciale”, quindi stanziando un contributo di 30.060 euro a valere sui fondi della tassa versata nelle casse pubbliche dagli imprenditori del settore ricettivo cittadino, seppure previo accertamento delle somme disponibili a gennaio 2024. Ci preme ricordare che le poste derivanti da questa tassa, in accordo con le associazioni di categoria, andrebbero utilizzate per finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici. Un evento come il Carnevale, pertanto, potrebbe giustificarne il suo utilizzo a patto che lo stesso risulti attrattivo per il mercato turistico. Siamo in bassa stagione, i flussi di presenze sono ridotti al lumicino, ma concordiamo sul fatto che una programmazione originale, magari basata sulla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, come accadeva un tempo, avrebbe potuto attrarre perlomeno visitatori dai dintorni. Fermo restando che ogni organizzatore di eventi è libero di sottoporre all’amministrazione qualunque proposta ritenga valida, osservando il cartellone presentato in Comune questa mattina, però, il risultato è tutt’altro che di valenza turistica. Ad eccezione delle iniziative organizzate in collaborazione col Cosp, per sensibilizzare i bambini sul riciclo, e quindi con una finalità educativa, tutto sembra risolversi in una parata di maschere e mascotte e di giochi per l’infanzia e di una festa finale con gadget e bolle di sapone, “sosia” e animatori che tutto hanno tranne che una valenza attrattiva e quindi turistica, soprattutto in confronto a ciò che viene proposto dagli altri Carnevali lucani, a partire dalla vicinissima Montescaglioso, senza nemmeno arrivare alla vicina Putignano, in Puglia. Questo perché, tra l’altro, la comunicazione di queste iniziative arriva solo un giorno prima dal loro avvio e a meno di una settimana dalla loro fine. Vogliamo chiamarla programmazione? Vogliamo chiamarla strategia? Ancora una volta ciò che invochiamo nei tavoli di settore convocati dal Comune finisce disatteso. Ci duole constatare, insomma, che si tratta di un’altra occasione persa per la nostra amata Matera, per una città che sembra aver dimenticato dall’oggi al domani il suo ruolo di faro per il turismo lucano ma soprattutto di Capitale europea della Cultura. Tornando al proverbio, sì: a Carnevale ogni scherzo vale, ma questa volta purtroppo è addirittura una beffa.