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Caro energia, chi investe in digitale e sostenibilità è più competitivo

Chi investe in digitalizzazione e sostenibilità migliora la capacità di monitorare i costi energetici e, soprattutto, di incidere in maniera rilevante sulla riduzione della bolletta, attraverso l’uso efficiente delle risorse energetiche. È quanto emerso dal seminario promosso dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata in collaborazione con Schneider Electric che si è svolto questa mattina presso l’hotel San Domenico di Matera.

A illustrare l’iniziativa il presidente del Comitato PI, Antonio Braia: “In questo particolare momento di grave crisi energetica che sta mettendo in ginocchio il sistema produttivo, le imprese stanno vagliando tutte le soluzioni possibili per ridurre i consumi e rendere più efficienti i processi produttivi in modo tale da contenere i costi. Per questo motivo, nell’ambito dei seminari tecnici promossi dal nostro Comitato PI di Basilicata abbiamo voluto dedicare un appuntamento a un tema tanto attuale, analizzando non solo le problematiche ma contribuendo anche a individuare le possibili soluzioni che passano anche dagli impianti 4.0. La finalità dell’iniziativa è aumentare la consapevolezza rispetto a quanto l’adozione di strumenti e processi smart possano contribuire a liberare risorse, altrimenti, inghiottite da gas ed elettricità e che, invece, potranno essere investite in competitività”.

Dopo i saluti del vice presidente del Comitato PI, Donatella Mallano, e dell’assessore all’Ambiente e sostenibilità del Comune di Matera, Giuseppe Digilio, il responsabile commerciale end user Area Centro, Dario Villano, e il responsabile Area Puglia, Saverio Fiore hanno spiegato la visione di Schneider Electric, gruppo globale che fornisce soluzioni digitali per la gestione dell’energia e l’automazione per l’efficienza e la sostenibilità.


“Oltre agli effetti della crisi energetica – ha spiegato Villano – è sempre più vivo il senso dell’urgenza rispetto all’emergenza climatica e alla necessità di intervenire in maniera efficace sulla mitigazione dei rischi che ne potrebbero conseguire. La temperatura globale è aumentata di oltre un grado rispetto all’epoca della preindustrializzazione, con la previsione di arrivare a superare i 3 gradi centigradi negli anni futuri. Abbiamo il dovere di intervenire e le imprese sono di fronte alla necessità di adottare scelte che rispondono non solo a una questione etica ma anche a un’esigenza di crescita e maggiore competitività. Procedure e soluzioni digitali sono alleati strategici per identificare sprechi e consumi. Gli investimenti in sostenibilità, inoltre, attraggono investimenti, incentivi, giovani e quindi competenze”.

Il business developer Energy management della società, Vincenzo Gamardella, ha parlato, invece, dei sistemi di monitoraggio energetico e gestione intelligente dell’edificio.

Francesco Iantorno, componente del Cluster Lucano Energia Ets e Ceo Inelectric, ha illustrato un esempio concreto di impianto 4.0 di eolico domestico interconnesso particolarmente innovativo, denominato “Micro Tav”: si tratta di una turbina eolica ad asse verticale che produce corrente elettrica analogamente ai pannelli fotovoltaici

“Così come aveva già dimostrato la pandemia – ha concluso il consigliere del Comitato PI, Vincenzo Dottorini – le aziende che hanno già investito in impianti e processi 4.0 hanno una marcia in più nell’affrontare le gravi difficoltà che il sistema industriale ha di fronte. Per questo, è fondamentale che il nuovo Governo, accanto alle misure urgenti per far fronte al caro energia volte a scongiurare crisi di liquidità, confermi le politiche per favorire la transizione digitale delle imprese e del Paese. Abbiamo bisogno di soluzioni digitali sempre più innovative. Nonostante le emergenze in atto, non va dimenticato che transizione digitale ed ecologica sono i principali driver di sviluppo e riconversione industriale”.

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