Caso Fenice, una vergogna
Esprimiamo grande amarezza e delusione per quanto accaduto ieri in Consiglio regionale nel corso del quale il “De Filippo & C.” ha deciso, mostrando tutta l’arroganza che li contraddistingue, di non votare la relazione prodotta dalla Commissione Consiliare d’Inchiesta sul caso Fenice di Melfi.
Una nostra precisa richiesta “votare” ha generato il panico nella maggioranza che ha preferito dapprima sospendere i lavori del Consiglio, convocando al contempo la solita riunione “riparatrice” dei capigruppo, e dopo aver constatato la fermezza della richiesta del centrodestra delega Straziuso (PD) a chiedere il rinvio del punto che un Santochirico (PD) (im)parziale concede con la solita votazione a “maggioranza”.
Questi i fatti il resto è fantapolitica. Troppo forti le responsabilità che emergono dalla relazione, possiamo solo stigmatizzare come gravissime le inadempienze, le omissioni e i ritardi con cui gli organi di controllo regionali hanno adempiuto ai loro compiti istituzionali e al di là dei precisi profili di responsabilità giuridica dei singoli responsabili, la definizione dei quali è compito della magistratura, evidenzia la responsabilità politica chiarissima in testa al Presidente della Giunta regionale e alla maggioranza di governo che ha collocato nei posti di controllo, dirigenti scelti con criteri opportunistici, in base al loro credo politico ignorando meritocrazia e trasparenza. Sono stati negati i principi istitutivi e gli obbiettivi di enti di primaria importanza quali l’Arpab, che richiederebbero per le delicatissime competenze attribuite, ben altri principi d’assunzione.
Chiediamo che vengano chiarite in maniera cristallina le responsabilità politiche e tecniche sul malfunzionamento degli organi di controllo, e che si ponga in essere una profonda verifica dello stato di efficienza degli enti stessi, con particolare riferimento alle modalità di selezione del personale e dell’affidamento degli incarichi specifici.
Denunciamo come un fatto di eccezionale gravità la circostanza che, a tutt’oggi, non sia possibile avere un quadro completo ed aggiornato delle ricadute sociali, sanitarie ed ambientali del fenomeno di inquinamento, né la sua effettiva estensione territoriale.
Aspettiamo ora di vedere al prossimo Consiglio cosa si inventeranno i fantasisti del “De Filippo & C.”.
Gianni Rosa – Fratelli d’Italia