Cattedrale di Matera gremita per il primo appuntamento con “I Cammini”
Con “Il Cammino delle Cattedrali” prosegue sabato 20 ottobre alle 19,30 nella Cattedrale di Matera, “I Cammini – Tracce di religiosità nelle diocesi della Basilicata”, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dall’Associazione Parco Culturale Ecclesiale “Terre di Luce” e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, patrocinato dal Pontifico Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. La Fondazione Orchestra Lucana, diretta dal Maestro Vincenzo Perrone, eseguirà con i Cori Riuniti il concerto “Nigra sum sed formosa”.
Si tratta di un Oratorio Mariano in otto quadri per voce recitante, coro misto ottoni e timpani fuori campo, Orchestra con testi dalla Liturgia e Musica di Damiano D’Ambrosio, Giuseppe Ranoia voce recitante), Juvenes Cantores (Maestro del Coro Luigi Leo), Cantori Materani (Maestro del Coro Alessandra Barbaro), Polifonica Rosa Ponselle (Maestro del Coro Giuseppe Ciaramella), Coro Civico LaterChorus (Maestro del Coro Vincenzo Perrone), Ilenia Rosa Stigliano (fisarmonica) e la Fondazione Orchestra Lucana (Direttore Vincenzo Perrone).
“Nigra sum sed formosa” è una produzione Fondazione Orchestra Lucana realizzata in prima assoluta il 10 dicembre 2016 e qui riproposta per la visita della Madonna di Viggiano, con una parte di fisarmonica sapientemente aggiunta dal Maestro Damiano D’Ambrosio, in occasione del Fadiesis Accordion Festival. Per il primo evento del progetto “I Cammini”, “Il Cammino delle Letture”, martedì scorso, la Cattedrale era gremita. Grande interesse ha suscitato “L’uomo che poneva domande” – una meditazione estratta dal libro “Le nude domande sul Vangelo” scritto da Padre Ermes Ronchi – interpretata dall’attore e regista Lello Chiacchio e dall’attrice Angela Pietricola.
La serata è entrata nel vivo con la lunga e intensa riflessione di Padre Ermes Ronchi in merito a “La bellezza nutrimento dell’anima”. Il frate dell’Ordine dei Servi di Maria ha esordito con una domanda provocatoria: “Ci stiamo nutrendo di superficialità e paure o di bellezza e Vangelo?”. Certo, ogni persona si è sentita interpellata, ma prima di rispondere è necessario comprendere il concetto di bellezza. Ronchi ha provato a fornire delucidazioni in merito: “Cos’è bello? E’ lo strumento della manutenzione del cuore. La bellezza non è idea ma energia e salva la vita. Il
primo dono della bellezza è sentirsi frammento ospitale dell’infinito”.
Le incertezze ed i problemi del nostro tempo, se non affrontati con coraggio – ha osservato il frate – “ci conducono ad una vita anestetica, priva di emozioni”. Dunque, un’indifferenza che non porta risultati positivi e da cui bisogna uscirne, anche in ottica di impegno cittadino. La reazione a tale stato di torpore può ritrovarsi “nell’annunciare la notizia evangelica, la vita avanza per passione di chi ci ha amati al punto di morire: Gesù Cristo”. La cornice musicale affidata all’orchestra Ensamble “Kroma”, diretta da Gianluigi Borrelli, è stata un prezioso contributo negli intervalli tra i diversi interventi. In seguito, spazio ai saluti istituzionali. Il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce, ha sottolineato l’impegno della Curia nel percorso di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019 mentre l’assessore alla cultura del Comune di Matera, Gianpaolo D’Andrea, ha rimarcato come “gli artisti, ispirati dal senso religioso, portano la bellezza nelle Chiese lucane”.
L’arcivescovo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, ha ringraziato Padre Ermes Ronchi aggiungendo un’osservazione: “Cristo è la bellezza. Se vivo in Dio tutti i muri non possono reggere, vengono abbattuti. Così come le differenze tra uomini”. Infine, su Matera2019: “È un cammino di un popolo, quello materano, che si pone all’attenzione del mondo”.