C’è il progetto per l’ampliamento della discarica di Pisticci
La Regione Basilicata con la delibera 989 dello scorso 5 luglio ha espresso parere favorevole di compatibilità ambientale, in base al d.lgs 152/2006, sul progetto di ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi di Pisticci. L’attuale capienza di 230mila metri cubi sarà estesa a 300mila per dare la possibilità a tutti i comuni del Basso Basento di potervi conferire i loro rifiuti. La piattaforma integrata produrrà CDR da smaltire nell’inceneritore Fenice per una quantità di 24 tonnellate al giorno. Si riapre la questione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, con i ritardi storici di una seria programmazione.
Un’ordinanza emergenziale del Presidente della Regione di fine maggio aveva disposto il trasferimento di 8 mila tonnellate di rifiuti potentini nella discarica comunale di Pisticci, prossima alla saturazione. Se ne era anche discusso nel Consiglio Comunale di insediamento del nuovo sindaco, su richiesta della minoranza. Il primo cittadino di Pisticci, Vito Di Trani, aveva prontamente scritto al Presidente della Regione e della Provincia di Matera, condizionando il conferimento di nuovi rifiuti all’ampliamento della discarica “La Recisa”. Ora la delibera del 5 luglio con 70mila ulteriori metri cubi.
L’amministrazione Di Trani rimane quindi sulla linea della solidarietà all’accoglienza di ulteriori rifiuti extra-comunali, ma con responsabilità, che significa anche un occhio al bilancio. Chi pagherà i previsti lavori di ampliamento? Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale Benedetto dell’Idv, che già lo scorso 8 giugno aveva presentato un’interrogazione sul tema. “Nonostante qualche pretesto di natura economica, sino a rivendicare (finalmente) il pagamento da parte dell’amministrazione comunale di Potenza di un arretrato del quale non si conosce l’entità, di fatto – si legge in una nota stampa del consigliere Benedetto – il “disco verde” all’arrivo a Pisticci dei rifiuti potentini è solo esempio di totale ubbidienza. Nessuna parola infatti sull’impatto ambientale e territoriale di circa 40 tonnellate al giorno di rifiuti. Non è chiaro peraltro se il conferimento avverrà prima dei lavori di adeguamento dell’impianto in contrada La Recisa”.
Un tema sempre caldo quello dei rifiuti, con parecchi nodi da sciogliere. Occorre certamente solidarietà e responsabilità da parte dei diversi attori coinvolti nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Ma l’ ultimo piano rifiuti regionale risale essenzialmente al 2001 e 180mila nuovi metri cubi di discariche nel materano, tra Tricarico, Colobraro, Salandra e Pisticci sembrano davvero troppi.
Angelo D’Onofrio