Celebrato a Pisticci il giorno del dono
Con un profondo pensiero rivolto a chi soffre e un triste ricordo per chi non c’è più, Giuseppe D’Alessandro ha aperto nella sala consiliare di Pisticci i lavori dell’Incontro con i cittadini sul tema “Donare è vita” nell’ambito della ricorrenza del 4 ottobre del “Giorno del Dono”. Obiettivo primario dell’evento quello di trasmettere alle persone il senso della concretezza dei loro gesti quando va a donare. Ma anche un riconoscimento a chi dona, a chi si dona e a chi si avvicina alla donazione. Ed in tale ottica, le associazioni benemerite dell’Avis, Aido e Domos svolgono un ruolo di primaria importanza, per le loro nobili iniziative che devono essere sostenute e incoraggiate. Tra le tante testimonianze quella di Rosa Viola, presidente dell’Ass. Domus, che ha conosciuto la malattia nel modo peggiore e raccontato la triste storia della figlia leucemica che aveva necessità di un trapianto. Poi la decisione di diventare donatrice di midollo nel 1996 e l’iscrizione alla banca quando il dott. Carlo Gaudiano faceva opera di sensibilizzazione tra pregiudizi e critiche. Oggi la Domus, intitolata a Francesca che rivive negli altri, è una realtà, che offre speranze di vita, attraverso un cammino faticoso per riaccendere la speranza, che dona attrezzature sanitarie e promuove vari progetti e iniziative, tra cui un ambulatorio pediatrico a Potenza, assistenza psicologica per ammalati e familiari, aggiornamenti per medici, un volontariato a 360 gradi, nella piena consapevolezza di infondere a tutti calore umano. Particolarmente toccante anche la vicenda di Carla, che si è accorta della patologia dopo un normale controllo di routine. Sull’esito del trapianto i medici avevano espresso qualche dubbio ma alla fine Carla ce l’ha fatta, con la sua fede, la tenacia, il grande coraggio, la voglia di combattere e reagire per riconquistare la bellezza della vita. Ed oggi diventa infermiera per aiutare gli altri. Particolare l’approccio con cui poi Stefania ha raccontato la sua storia di donatrice di midollo. Più difficile farlo che raccontarlo. Per lei donare è stata una grande gioia che nemmeno il matrimonio può dare, poiché la donazione arricchisce e fa vivere meglio. Vittorio Mangia, vicepresidente dell’Associazione Italiana Donatori Organi, ha poi approfondito gli aspetti della nobile causa che portano avanti l’Aido, Avis e Domos. Il dott. Carlo Gaudiano, è entrato nel vivo dell’argomento e spiegato l’interesse per l’anemia mediterranea, vera malattia sociale. Nel 1996 ha istituito a Matera la prima Banca delle Cellule Staminali Cordonali, tra le prime d’Italia e in Europa. Tutto questo grazie all’importante contributo di varie associazioni. Poi una triste storia di umiliazioni e di professionalità negate da atteggiamenti vessatori e quindi il trasferimento in Albania di competenze, prevenzioni e terapie con trapianti di midollo osseo e prevenzione della Talassemia. Un vero ponte tra Italia e Albania.
Giuseppe Coniglio