Cementeria Costantinopoli, Confindustria Basilicata prende posizione sull’interrogazione dell’eurodeputato Pedicini
“Strumentalizzare la delicata questione ambientale per puntare il dito contro realtà produttive che operano nel rispetto delle relative prescrizioni, in assenza di dati certi comprovanti le presunte irregolarità, è un grave danno non solo a discapito di chi produce, ma anche del territorio, del suo tessuto economico e sociale”. E’ questa la replica di Confindustria Basilicata all’interrogazione parlamentare alla Commissione europea dell’eurodeputato M5S, Piernicola Pedicini, in merito alla Cementeria Costantinopoli, su eventuali problemi ambientali provocati da presunti sforamenti delle emissioni in atmosfera . “Come lo stesso europarlamentare riconosce nel suo intervento – aggiunge l’Associazione degli industriali lucani – la Cementeria di Barile opera nel rispetto di tutte le prescrizione dall’Autorizzazione integrata ambientale Aia rilasciata dalla Regione Basilicata nel 2011”.
Per il controllo dell’impianto, è previsto un monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera, i cui dati sono pubblici sul sito aziendale e quello del Comune. Arpa Basilicata non ha mai rilevato sforamento dei valori.
“Non si capisce quindi – è la posizione di Confindustria Basilicata – sulla base di quali dati l’eurodeputato muova le sue accuse, senza che esse siano minimamente comprovate dalle risultanze delle pubbliche istituzioni deputate alle autorizzazioni e ai controlli ambientali. Lì dove queste ultime dovessero avere esiti differenti, saremmo i primi a pretendere le opportune verifiche e gli adeguati chiarimenti. Diversamente, si rischia di provocare un danno serio a chi opera nel rispetto delle norme e del territorio e rappresenta una realtà economica solida che dà lavoro a centinaia di dipendenti”.