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Centrale del Mercure, disposto il divieto di nuovi impianti a biomasse per la produzione di energia all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Pollino

La Regione Calabria ha varato pochi giorni fa un provvedimento che prevede il divieto di nuovi impianti a biomasse per la produzione di energia all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Pollino oltre che l’obbligo, per gli impianti esistenti, di ridurre, entro il termine di sei mesi, la propria potenza produttiva a 10 Megawatt termici.

“L’inspiegabile provvedimento determinerà pesanti contraccolpi alla produzione e all’occupazione della Centrale a biomasse del Mercure, impianto ubicato a confine fra la regione Basilicata e la regione Calabria e che, attualmente, lavora con potenza massima a regime di 35 Megawatt. – dichiarano i segretari generali di Filctem CGIL, Flaei CISL e Uiltec UIL Francesco Iannielli, Rocco Padula e Giuseppe Martino – La norma rivela un pregiudizio di fondo, avulso da qualsiasi fondamento scientifico, dal momento che la Centrale del Mercure produce energia rinnovabile utilizzando esclusivamente biomasse vegetali vergini che provengono anche dalla silvicoltura dell’area circostante e tratta il cippato proveniente dagli scarti di sottobosco. Una centrale annoverata, per tipologia impiantistica, tra le fonti più green individuate dalla normativa di riferimento dell’Unione Europea”.

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