Centrale di Salandra, false affermazioni Ola sul ripensamento della Regione
Ancora una volta il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata è costretto a intervenire per rettificare notizie errate divulgate dalla Ola. Il caso in questione riguarda la centrale di Salandra, per la quale, secondo la Ola, “la Regione, attraverso un proprio rappresentante, rivede il suo giudizio negativo sulla Centrale approvandone l’Aia”. Tale circostanza è del tutto falsa. La Regione Basilicata ha, invece, sempre espresso parere negativo al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio della Centrale di Salandra a partire dalla Delibera di Giunta 1709 del 12/10/2010. Tale posizione è stata sostenuta nelle tre riunioni della Conferenza di Servizi che si sono tenute in relazione al rilascio dell’Aia e precisamente:
• in sede di prima riunione della Conferenza di servizi tenutasi in data 14/10/2010, tramite un funzionario delegato;
• dall’assessore all’Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità e dal dirigente dell’ufficio Compatibilità ambientale nella seconda riunione del 26/11/2010;
• dal dirigente dell’ufficio Compatibilità ambientale, nella riunione conclusiva della citata Conferenza di servizi, tenutasi il 27/06/2011. In quella sede la Conferenza ha deliberato di esprimersi favorevolmente in merito al rilascio dell’Aia della Centrale termoelettrica di Salandra, con l’esclusione della Regione Basilicata e della Provincia di Matera.
In pratica, la contrarietà della Regione Basilicata non è mai venuta meno, ma il decreto ministeriale di autorizzazione non ha tenuto conto di detta posizione ostativa poiché le argomentazioni addotte dalla Regione non sono state fatte oggetto di alcuna valutazione e/o controdeduzione. La Regione resta, quindi, impegnata, per quanto nelle sue possibilità, a difendere le proprie scelte, ma sicuramente non giova dover portare avanti questa attività dovendo, contemporaneamente, intervenire per correggere le falsità affermate da chi, per una palese disinformazione o altro, ha la pretesa di salire in cattedra e dare giudizi che si rivelano spesso sommari. Per questo si rinnova l’invito a mettere in campo maggiore cura e senso di responsabilità nel divulgare notizie “inquinanti” che possono allarmare le popolazioni o rompere il rapporto di fiducia con chi lavora a difesa degli interessi della Basilicata.
Quanto alla questione specifica, è importante tenere presente che con l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata è stato autorizzato l’esercizio della centrale ma non la sua costruzione che, secondo quanto previsto dalla L. 55/2002, deve essere autorizzata dal ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con la Regione interessata.