Centri di elaborazione Dati (Datacenter), costituito gruppo di lavoro intersettoriale
Approvata dalla Giunta regionale la costituzione e contestuale individuazione dei componenti di un gruppo di lavoro previsto dalla legge regionale n. 42 del 31 dicembre 2024 che ha apportato modifiche alla legge regionale 24 luglio 2012, n. 20 “Norme sul software libero, accessibilità di dati e documenti”, promuovendo l’insediamento nel territorio pugliese di centri di elaborazione dati (o datacenter), quali infrastrutture per lo sviluppo economico, l’attrazione di investimenti e la creazione di ecosistemi evoluti nel settore del digitale e in particolare della intelligenza artificiale e del cloud computing.
Il Gruppo di lavoro avrà il compito di elaborare linee guida per individuare criteri di localizzazione e procedure operative per la realizzazione di infrastrutture fisiche destinate ad ospitare apparecchiature e servizi di gestione delle risorse informatiche (centri di elaborazione dati). Il suddetto Gruppo è coordinato dall’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, e costituito da referenti dei dipartimenti e delle agenzie regionali competenti in materia di sviluppo economico, crescita digitale del territorio, transizione energetica, urbanistica e ambiente ed è aperto alla partecipazione di referenti designati dall’Associazione nazionale comuni italiani della Puglia e dalla Unione regionale delle province pugliesi. La partecipazione al gruppo di lavoro è a titolo gratuito e non è corrisposto alcun compenso.
“I Data Center – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – sono delle infrastrutture fondamentali per il territorio perché costituiscono un elemento strategico per l’erogazione di servizi e soluzioni a supporto della trasformazione digitale delle imprese, con impatti rilevanti per l’intera filiera digitale e per i cittadini. L’aumento dell’uso del cloud, dell’internet delle cose (IoT) e dell’intelligenza artificiale richiede sempre più capacità di elaborazione dati e richiede che le infrastrutture siano anche non troppo distanti al fine di ridurre i tempi di risposta.
Negli ultimi anni – continua Delli Noci – il settore ha registrato un crescente interesse e il mercato dei Data Center in Italia è in rapida evoluzione, con una crescita significativa degli investimenti e l’apertura di nuove infrastrutture sul territorio nazionale. La costruzione di datacenter comporta in genere nuove assunzioni lungo tutta la filiera della infrastruttura, la riqualificazione di aree in disuso e la rigenerazione urbana con la creazione di nuovi servizi per le comunità, oltre che introiti per le finanze dei Comuni ospitanti. Alcuni studi stimano in circa 15 miliardi di investimenti nel triennio, tra costi per l’acquisto dei terreni o degli immobili da riqualificare, la costruzione e/o l’adeguamento degli edifici, la realizzazione degli impianti a supporto e l’acquisto dei server e delle infrastrutture IT.
In questo contesto, la Regione Puglia La Puglia è collocata in posizione strategicamente favorevole a ospitare la nuova ondata di sviluppi di datacenter per la sua capacità logistica a supporto delle infrastrutture, per la localizzazione al centro del Mediterraneo, per la presenza di un buon livello di connessione alle reti dati, per il passaggio di dorsali di cavi sottomarini che agevolano la connettività internazionale, per disporre di larghe aree a bassissima sismicità, per avere una elevatissima produzione di energia da fonti rinnovabili, che rendono possibile la realizzazione di infrastrutture a ridotto impatto ambientale. Tutti questi sono elementi che ci fanno propendere a favore di questa opportunità per la Puglia, che necessità di regole, anche perché questa scelta è perfettamente in linea con il grande lavoro che la Regione Puglia sta facendo sui dati aperti che sono condivisione di conoscenze e informazioni utili a tutti, cittadini, imprese, ecc.”.