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Centro Enea, tagli pesanti ai salari dei lavoratori dei servizi esternalizzati

Sarà un Primo Maggio amaro per i lavoratori dei servizi esternalizzati del centro Enea Trisaia di Rotondella. Per tutti si prospettano pesanti tagli all’orario di lavoro e di conseguenza al salario. La denuncia arriva dalle segreterie regionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil che domani alle 9 incontreranno i vertici Enea a Rotondella per un esame della vertenza. Il cambio di appalto nei servizi di mensa e facchinaggio si sta rivelando più complicato del previsto, con da una parte l’Enea che dichiara di non avere fondi a sufficienza e dall’altra le imprese appaltatrici che, a seguito dei tagli alla base d’asta delle rispettive gare, hanno comunicato pesanti tagli orizzontali di orario e salario.
La Lindoor Servizi, ditta che gestisce il servizio mensa del centro ricerche Enea, ha ridotto drasticamente il monte ore ai suoi 7 dipendenti, col risultato che se prima un addetto full time alla mensa lavorava per 40 ore settimanali, ora ne farà solo 24, con una decurtazione del salario e dei contributi di oltre il 50 per cento. Stessa sorte per i 5 addetti al servizio di facchinaggio (attualmente in disoccupazione dopo essere stati licenziati il 4 aprile scorso proprio a seguito del cambio di appalto); dipendenti che, per via del taglio all’orario di lavoro e del ricorso da parte della ditta subentrante, la Tecno Gf, al più “conveniente” contratto multiservizi, perderanno in busta paga oltre 300 euro.
Per i segretari di Fisascat, Filcams e Uiltucs – Aurora Blanca, Maurizio Girasole e Filippo Viggiano – i tagli e i sacrifici imposti ai lavoratori sono inaccettabili. I sindacati chiedono un intervento tempestivo della Sogin, in linea con quanto auspicato nel mese di agosto, per consentire il ripristino del monte ore precedente, ma evidenziano che a distanza di quasi un anno la disponibilità manifestata dalla Sogin di spostare sui propri servizi esternalizzati una parte dei lavoratori esternalizzati del centro Enea non ha prodotto nulla di concreto. Intanto Viale Verrastro ha convocato un nuovo tavolo di confronto su sollecitazione dei sindacati per il 13 maggio alle 11. I segretari di Fisascat, Filcams e Uiltucs si augurano che “sia quello risolutivo e che non si debba assistere ancora una volta al singolare comportamento di una pubblica amministrazione che, invece di risolvere i problemi, affama i lavoratori e le loro famiglie”.

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