Centro Oli di Viggiano, arrivano i dati della Commissione d’inchiesta
Ha prodotto i primi risultati il lavoro della commissione di inchiesta interna alla Regione voluta dal presidente De Filippo su quanto verificatosi ieri sera nell’area ove sorge il Centro Oli di Viggiano. Sul fronte sanitario, il Dipartimento Sanità ha appurato, da quanto certificato dalle cartelle cliniche di quanti sono stati soccorsi presso il Pronto Soccorso di Villa d’Agri che l’affezione diagnosticata è una “irritazione delle vie aeree” non essendo, invece, segnalati altri inconvenienti. Sul versante delle cause scatenanti, grazie ad un tempestivo ed intenso lavoro posto in essere dall’Arpab, sono già stati acquisiti i dati delle centraline fisse, inclusa quella che sorge a ridosso dell’area, e con campionatori portatili e passivi. Se i valori dei primi non hanno fatto rilevare variazioni significative dei valori di concentrazioni di inquinanti, due campionatori passivi (che rilevano le variazioni dei 10 giorni precedenti) hanno evidenziato un aumento delle concentrazioni di H2S rispetto alla situazione di normalità raggiungendo livelli di circa un terzo rispetto alla soglia di concentrazione prevista dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come odori molesti. Nel dettaglio, si è passati da qualche decimo di microgrammo al metro cubo a 2,7 microgrammi, a fronte della soglia di valore molesto stimata dall’Oms in 7 microgrammi al metro cubo. Il lavoro della commissione andrà comunque avanti nei prossimi giorni, con l’opera parallela di Arpab e Asp, sia per ricercare cosa abbia prodotto questo innalzamento, sia per verificare le condizioni di sicurezza sul lavoro nelle imprese che operano nell’area. Le risultanze del lavoro saranno immediatamente rese note alla popolazione.