Cerignola (FG), progetto “Ripartiamo insieme 2” in favore vittime di reato
“Presentiamo un progetto davvero importante per i Comuni dell’Ambito di Cerignola e per la Regione Puglia. Per questa misura regionale abbiamo scelto il territorio di Cerignola perché martoriato da troppo tempo a causa del fenomeno della criminalità. L’intento è rinforzare la rete dei servizi pubblici per l’assistenza alle vittime di tutte le tipologie di reato, oltre che assicurare interventi mirati, anche di natura specialistica. Ringrazio tutti i sindaci, gli amministratori, i professionisti che si impegnano per l’accoglienza, il supporto e l’inclusione delle vittime di reato e degli orfani speciali che nel territorio foggiano sono cinque su 13 totali in Puglia rilevati nell’ultimo monitoraggio”. È quanto ha dichiarato l’assessora al Welfare, Rosa Barone, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Ripartiamo insieme 2. Azioni in favore delle vittime di reato e qualificazione dei servizi’ finanziato da Cassa delle Ammende, Regione Puglia e Ambito territoriale sociale di Cerignola, che sarà soggetto attuatore, per un importo complessivo di 255.000,00 euro e che avrà la durata di due anni. Di questi il cofinanziamento regionale è pari a 60.000 euro interamente destinati agli orfani speciali, che nella provincia di Foggia sono concentrati nell’Ambito di Troia e in quello territoriale sociale di Cerignola, che cofinanzia 15.000 euro. Da parte di Cassa delle Ammende, invece, il finanziamento è pari a 180.000 euro destinati ai restanti servizi.
“Siamo orgogliosi- ha continuato l’assessora Barone – di aver potuto contare anche sul supporto di partner come il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata, l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Puglia e la Basilicata, il Centro per la Giustizia minorile per la Puglia e la Basilicata, con tutti abbiamo già sottoscritto uno specifico protocollo di intesa”.
Ad accogliere l’assessora regionale Barone, nell’aula consiliare del Comune di Cerignola, il sindaco Francesco Bonito e l’assessora al Welfare e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito Maria Dibisceglia. Hanno preso parte ai lavori in collegamento video anche la direttrice del Dipartimento Welfare regionale, Valentina Romano e la referente dell’area Pari Opportunità dell’assessorato al Welfare, Tiziana Corti.
“La nostra attenzione per la presa in carico delle vittime di reato è altissima – ha dichiarato la Direttrice del Dipartimento regionale al Welfare Romano – e questo nuovo progetto mira ad integrare gli interventi a supporto delle vittime di reato ed a mettere in rete i diversi attori istituzionali coinvolti. Finalità del progetto è da un lato garantire un accesso più immediato al servizio da parte degli utenti e, dall’altro, lo scambio reciproco di conoscenze tra i servizi già presenti sul territorio, facilitandone la collaborazione in vista di obiettivi comuni”.
“Sono tante le attività e i servizi su cui abbiamo lavorato per rendere lodevole questo progetto – ha affermato la referente dell’area Pari Opportunità dell’assessorato al Welfare Tiziana Corti – che nel corso dei 24 mesi, grazie all’Ambito territoriale sociale di Cerignola soggetto attuatore, darà vita all’attivazione del servizio di informazione e supporto alle vittime di reato al fine di rafforzare il sistema dei servizi di assistenza alle vittime; a percorsi di sostegno psicologico, individuali o di gruppo unitamente ad interventi di giustizia riparativa e mediazione penale; all’attivazione del servizio di orientamento al fine di favorire l’inclusione sociale e sviluppare il senso di comunità, di responsabilità e di legalità; a interventi in favore dei destinatari per assicurare il diritto delle vittime all’interpretazione e alla traduzione e per far fronte a esigenze specifiche e immediate di protezione da parte dell’ente pubblico attuatore; alla qualificazione dei servizi di rete; all’attività di supervisione professionale per qualificare il lavoro e favorire il confronto tra i diversi professionisti coinvolti; all’attività di comunicazione per garantire la massima diffusione degli interventi su tutto il territorio provinciale pubblicizzando anche il numero delle linee telefoniche dedicate; al sostegno dei progetti individualizzati in favore degli orfani speciali attraverso interventi in favore dei minori e/o delle loro famiglie affidatarie”.
“Non è un caso se questo tipo di progetto si sviluppi nell’Ambito territoriale di Cerignola e più in generale della provincia foggiana, in particolare se consideriamo che tra il 2019 e il 2021 nel nostro territorio si sono registrati ben 9 femminicidi – ha dichiarato il sindaco di Cerignola Francesco Bonito -. È necessario contribuire a diffondere la cultura della legalità e ristabilire fiducia e affidamento da parte delle vittime nei confronti delle Istituzioni preposte alla tutela e alla protezione. Questo progetto va nella giusta direzione”.
“Ringrazio l’assessora Rosa Barone e l’amministrazione regionale per aver dimostrato anche in quest’occasione una grande attenzione al nostro Ambito Territoriale e alla comunità di Cerignola e dei Cinque Reali Siti – ha affermato l’assessora al Welfare del Comune di Cerignola e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito Maria Dibisceglia – e grazie a questo progetto di grandissima importanza avremo modo di sostenere fattivamente le vittime di violenza di genere, ma soprattutto gli orfani di femminicidio. Potremo concretamente creare percorsi utili di re-integrazione nella società di queste persone, di queste madri, di questi figli colpiti dalla violenza cieca dell’orco. Finalmente avremo le risorse e gli strumenti per non lasciare indietro nessuno, per rendere le Istituzioni registe della grande macchina dell’inclusione e dell’assistenza, tramite reti di condivisione di buone prassi operative tra i servizi territoriali interessati, favorendo il raccordo fattivo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari e con le reti antiviolenza locali”.
Grande soddisfazione per il suddetto progetto anche da parte del sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa: “Il Comune di Troia, – il messaggio che ha mandato – per la seconda volta, riceve un contributo destinato ai progetti dedicati a minori figli di donne vittime di violenza. Il progetto si è rivelato fondamentale a supporto delle misure dedicate a due ragazzi, poco più che bambini, resi orfani dalla follia omicida, già attivati dall’Ufficio di Piano dell’Ambito Sociale di Troia. Per la nostra comunità di paese medio-piccolo, ma culturalmente vivace, in cui non mancano le iniziative sociali e di volontariato, il nuovo progetto regionale potrebbe diventare un prezioso strumento nella costruzione di una rete locale per la lotta alla violenza di genere, e per la promozione della cultura del rispetto e della legalità. Ringrazio la Regione Puglia, l’assessora al Welfare Rosa Barone, la Cassa delle Ammende per l’attenzione data al territorio”.