Cerignola, istituita la ReNDIT all’ospedale “Tatarella”
“Il Piano di Riordino Ospedaliero, effettuato dalla Regione Puglia nel febbraio 2018 per adeguarsi alle indicazioni contenute nel Decreto Ministeriale n. 70/2015, non prevedeva il mantenimento del Reparto di Nefrologia dell’Ospedale Tatarella. Una sorta di taglio netto operato all’interno di un Presidio che da sempre funge, logisticamente, da cerniera tra la provincia di Barletta-Andria-Trani, la provincia di Foggia e alcuni comuni della Basilicata”. E’ il commento di Sabina Ditommaso, segreteria del PD di Cerignola.
A fronte di questa notizia, il PD di Cerignola e la sua intera segreteria si sono subito attivati, incontrando il Presidente Emiliano, per sottoporre alla sua attenzione le criticità che sarebbero scaturite dalla chiusura del reparto di Nefrologia. E così il governatore, dopo un dialogo fitto con le istituzioni e i dirigenti del nosocomio, ha promesso che, sino a quando avrebbe ricoperto il ruolo di presidente della giunta regionale, la Nefrologia a Cerignola non avrebbe subito tagli o chiusure.
“Oggi possiamo affermare che la parola data ai dirigenti locali del PD da parte del Presidente è stata mantenuta: il 26 settembre 2018 la Giunta Regionale, anche attraverso la preziosa collaborazione dell’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese che ha seguito insieme a noi l’intera vicenda, ha deliberato ed approvato l’istituzione della «ReNDiT – Rete Nefrologica Dialitica Trapiantologica della Regione Puglia”, afferma felice Ditommaso. La nuova ReNDiT potenzia i posti letti di degenza nefrologica, portandoli dai 241 previsti dal Piano di Riordino con zero a Cerignola, ai 273 posti letto con 8 al reparto di Nefrologia del ‘Tatarella’. A questo si aggiunge anche l’affidamento dei Centri dialisi di Accadia e Manfredonia direttamente alla Nefrologia di Cerignola”.
“Possiamo dirci soddisfatti, sebbene la delibera di Giunta regionale nei prossimi giorni finirà a Roma, sul tavolo del Ministero competente, che dovrà pronunciarsi sulla ReNDiT così come formulata dalla Puglia. Solo dopo l’ok definitivo da Roma potremo pienamente gioire di un risultato che, fino a poco tempo fa, era insperato. Nel frattempo mi preme ringraziare il Presidente Emiliano, i dirigenti medici e il personale del Tatarella di Cerignola per il contributo tecnico, la mia segreteria del PD e, in particolar modo, Teresa Cicolella e Rocco Dalessandro per l’impegno profuso sul tema”, chiosa Ditommaso