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Cgia di Mestre colloca la Basilicata a fanalino di coda delle regioni per crescita del Pil

“Non saranno gli sconti in bolletta a determinare lo sviluppo della Basilicata nè a fermare la fuga dei giovani. La regione resta nelle retrovie delle statistiche che riguardano crescita economica, welfare, sanità”. E’ quanto detto dal segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega commentando i dati della Cgia di Mestre, che colloca la Basilicata a fanalino di coda delle regioni per crescita del Pil.
“Tra il 2019 e il 2023 la Basilicata ha segnato solo +0,3%, ultima insieme alle Marche. Ancora una volta sono i dati a smentire il governo regionale di centrodestra rispetto a una propaganda che, secondo il presidente Bardi, vedrebbe la Basilicata quasi esonerata dalle conseguenze disastrose dell’inflazione e del caro vita grazie alle politiche del bonus gas e acqua. – ha detto Mega – A ciò si aggiunge la questione della mancata chiarezza e trasparenza negli accordi con Eni sull’uso dei fondi derivanti dal petrolio per il bonus acqua, che ha completamente escluso, ancora una volta, le parti sociali. E’ giunto il momento di dare forma ai progetti no oil che Eni e Total si sono impegnati ad attuare in Basilicata, attivando nel contempo una strategia che ci consenta di effettuare questa transizione preservando l’occupazione, nel rispetto dei protocolli di sito sottoscritti con le compagnie petrolifere e fortemente voluti dal sindacato”.

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