CGIL CISL e UIL ‘diffidano’ la Total
“La diffida di Cgil, Cisl, Uil alla Total oltre a segnare un cambio di strategia del sindacato lucano, per non ripetere l’esperienza poco edificante già vissuta nelle relazioni sociali con l’Eni, rappresenta una sorta di “ultima chiamata” alla politica e alla Regione che sinora si sono dimostrate inadeguate ad affrontare la questione petrolio in termini nuovi e più efficaci rispetto al passato”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Franco Mattia (Pdl).
“Purtroppo – aggiunge – dobbiamo registrare che non si è fatto un solo passo in avanti per disincagliare il Memorandum sul petrolio al quale tutti, ciascuno per la propria responsabilità politica ed istituzionale, dalle massime espressioni di governo nazionale e regionale a quelle locali, abbiamo lavorato, associando sindacati ed associazioni di imprese. Adesso accade che invece di approfittare del nuovo clima determinato dal Governo nazionale di larghe intese, a differenza di quello determinato dal Governo precedente dei professori-esperti Clini e Passera che hanno puntato ad esautorare la Regione da ogni funzione e compito in materia energetica sino al provvedimento contestato per facilitare le ricerche nel nostro sottosuolo e in mare, sembra prevalere un atteggiamento di rinvio alla prossima legislatura regionale. Credo invece – dice Mattia – che, al di là di alcune differenzazioni di proposte politico-programmatiche, centrosinistra e centrodestra abbiano idee comuni e vicine anche perché sarebbe folle rimettere in discussione il Memorandum sul petrolio o addirittura buttarlo a mare. Per questa ragione la nuova e più forte posizione di Cgil, Cisl, Uil che, non credo casualmente, abbia scelto Corleto Perticara per festeggiare il primo maggio 2013, può essere l’occasione per svolgere il compito di confronto che eserciteremo, almeno per la parte politica che mi riguarda, sino all’ultimo giorno di mandato, per favorire il “tavolo Total”, questa volta senza ritualismi e formalismi ma inchiodando i manager della società petrolifera a precise responsabilità di risposte dovute innanzitutto ale comunità locali . L’occupazione preventivata dalla Total con Tempa Rossa, sino a 1500 posti di lavoro, sia pure con questo picco massimo solo per un paio di anni, è un obiettivo troppo importante di questi tempi per non mostrare nei fatti la dovuta attenzione. Anche da parte delle associazioni di imprese si attende un segnale in questa direzione”.