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Cgil, Cisl e Uil chiedono chiarezza sul futuro del reddito minimo e dei tirocini di inclusione sociale

In una nota inviata al presidente della giunta regionale Bardi e all’assessore Cupparo le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil chiedono lumi sul futuro del rettimo minimo di inserimento e dei tirocini di inclusione sociale e sollecitano la convocazione di un incontro urgente per affrontare le criticità che stanno emergendo. Per i sindacati “viste le recenti decretazioni nazionali e regionali in merito al Covid-19, si sta paventando il blocco delle attività mettendo a rischio anche il percepimento delle indennità o l’individuazione di soluzioni alquanto disagevoli per i suddetti beneficiari. Tenuto conto dell’esiguità della somma e delle difficoltà economiche in cui versano i destinatari e le rispettive famiglie, è evidente che tale situazione creerebbe grandi difficoltà a contesti familiari estremamente fragili. A questa situazione di disagio sociale si aggiungono voci incontrollate che riguardano il termine del programma del reddito minimo al prossimo 31 dicembre senza aver individuato una soluzione di prospettiva futura. Tale circostanza andrebbe ad accrescere le preoccupazioni notevoli da parte dei beneficiari sulle evoluzioni future del programma”.

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