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CGIL e Filt CGIL Matera denunciano la grave situazione del trasporto pubblico nel Materano

La Cgil e la Filt Cgil di Matera denunciano la grave situazione in cui versa il settore dei trasporti nella provincia di Matera e di tutta la Basilicata che si ripercuote soprattutto sui lavoratori i quali non ricevono il pagamento degli stipendi da parte di alcune imprese del Trasporto Pubblico Locale ( T.P.L.). Il Piano regionale trasporti (T.P.L.), approvato dal Consiglio regionale il 21 dicembre 2016, basato sull’integrazione delle reti di trasporto in una logica di interscambio e di sostenibilità tecnica ed economica, di fatto, non ha rilanciato un settore strategico come quello della mobilità e trasporti in una regione particolare come la Basilicata (piccoli comuni, orografia e viabilità difficoltosa).
Se non intervengono immediate soluzioni in fase di assestamento di bilancio della Regione Basilicata o trasferimenti di ulteriori finanziamenti che colminino lo scarto tra il costo annuo complessivo del servizio regionale che si aggira intorno ai 110 milioni di euro di ed i 65 milioni rivenienti dal Fondo nazionale, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente. Infatti, i considerevoli ritardi del trasferimento di risorse a tutte le imprese del TPL unite nel Consorzio Co.Tr.A.B. e l’accumulo dei crediti che vantano dalla Regione Basilicata, in deroga a quanto stabilito dai contratti di servizio stipulati con le rispettive Province di Matera e Potenza, rischiano di mettere a repentaglio l’equilibrio di tutto il sistema del trasporto lucano. Le imprese di TPL, per mancanza di risorse e dovendo sostenere comunque gli oneri fiscali e contrattuali per previdenza, assistenza, sicurezza oltre alle spese di carburante e manutenzione dei mezzi per il servizio, omettono candidamente di pagare il salario ai propri dipendenti. Un sistema “perverso” non più tollerabile perchè crea sconforto ed incertezze tra i lavoratori addetti e mantiene in “ostaggio la dignità” di centinaia di famiglie che quotidianamente combattonocon mutui in scadenza, sostengono spese per gli studi dei propri figli e cercano disperatamente di condurre una vita dignitosa.
Nel passato recente la grave situazione venutasi a creare ha prodotto anche fermi spontanei da parte dei lavoratori di alcune imprese che, per mancanza di carburante nei propri mezzi di locomozione, loro malgrado, sono stati impossibilitati raggiungere il posto di lavoro. Le giustificazioni addotte dalla Regione Basilicata (riduzione dei fondi da parte del Governo Centrale e la perdita delle così dette “royalty” derivanti dalla estrazione del greggio), non sono più accettabili perché la condizione del sistema dei trasporti lucani perdura ormai da troppo tempo. Per le ragioni, chiedono alla Regione Basilicata la convocazione di un INCONTRO URGENTE aperto alle Provincie, ai Comuni, alle Imprese Co.Tr.A.B. e alle OO.SS. affrontare e risolvere gli annosi problemi del sistema trasporti lucani ed in particolare porre rimedio a questa “gogna salariale” a cui sono sottoposti i lavoratori del settore che tutti i giorni svolgono onestamente il lavoro al servizio dei cittadini.

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