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CGIL Matera in piazza per rivendicare il ruolo delle donne

Come il 13 febbraio di un anno fa, oggi le donne sono tornate a mobilitarsi.

Una giornata, quella odierna, di mobilitazione spontanea delle donne.

Oggi, come un anno fa, di nuovo in febbraio, le donne sono tornate in piazza per affermare che la dignità femminile non ha prezzo e che una società è realmente civile se riconosce alle donne spazi per esprimersi nei partiti, nelle istituzioni, nel mondo del lavoro, in famiglia.

Le donne oggi si mobilitano perché rivendicano il ripristino della legge 188/2007, abrogata dal Governo Berlusconi nel 2008, come suo primo atto.

Una legge che aveva l’obiettivo di eliminare la pratica ingiusta e aberrante delle dimissioni in bianco, che aveva come fine quello di limitare il fenomeno troppo frequente e consolidato di fare firmare, all’atto dell’assunzione, un foglio in bianco da utilizzare in caso di maternità, malattia o infortunio dei lavoratori e delle lavoratrici in particolare.

Tale ricatto, infatti, riguarda soprattutto le donne in età fertile, le quali vengono considerate un costo per l’azienda, quando decidono di mettere al mondo dei figli.

E quindi, il datore di lavoro si mette al riparo, facendo anticipatamente firmare un foglio in bianco per potersi facilmente liberare del “peso”.

Oggi le donne scendono in piazza per fare arrivare la loro voce al Governo, al Ministro Fornero affinchè si pongano le basi per ripristinare una legge che impediva tale illegalità.

Una legge che consenta alla donna lavoratrice di non dover cedere al ricatto del suo datore e di decidere liberamente se essere madre.

Le donne possono creare altro lavoro: una madre lavoratrice ha esigenze che possono creare un indotto di altri lavori (asili nido,servizi) e così generare altra occupazione.

Il parlamento italiano deve legiferare in questa materia, ripristinando quanto aveva disposto la legge 188/2007.

Le 188 donne promotrici di questa giornata a difesa della legge 188 ritengono che le donne non sono un problema, ma una speranza di presente e futuro migliore per il nostro Paese.

Se migliora la vita delle donne, migliora la vita di tutti.

E in un Paese che ha bisogno di crescita, sviluppo, rigore, la CGIL è convinta che il futuro nasce dalle donne e che non c’è futuro certo senza un lavoro garantito e tutelato.

Solo puntando su lavoro competente e di qualità, con diritti e doveri, ci potrà essere ripresa e competitività.

Le donne di questo vogliono essere protagoniste attive ed esserci per contare! Non vogliono rinunciare né sono scoraggiate.

Il tempo è maturo perché le donne ci siano senza essere relegate a lavori precari e sottopagati, senza essere costrette alle dimissioni per avere scelto di essere madre e lavoratrice.

Questo è quello che hanno sostenuto oggi donne del sindacato, dei partiti, delle associazioni e delle istituzioni che, anche a Matera, si sono riunite nel Palazzo di Città dibattendo alla presenza del Sindaco e che poi sono state ricevute dal prefetto di Matera.

Manuela Taratufolo – Segretario Generale CGIL Matera

 

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