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Cgil Potenza chiede al sindaco di Viggiano di restituire i locali comunali alla Protezione Civile

“Come Cgil esprimiamo forte preoccupazione per la decisione del sindaco di Viggiano di sottrarre i locali comunali alla Protezione Civile con la  chiusura del coordinamento. Una decisione che, unita all’assenza di un presidio del 118, rende una delle aree più sensibili della nostra regione scoperta da un punto di vista della sicurezza di lavoratori e cittadini”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.
“Viggiano è il comune nel quale insiste il Centro Oli dell’Eni, ed alla luce anche degli ultimi tragici fatti accaduti al deposito Eni di Calenzano, con la morte di due dipendenti nativi della Basilicata, è evidente l’attenzione che necessitano il sito produttivo e l’intera area della Val d’Agri. – spiega Esposito – Va ricordato il ruolo svolto dalla Protezione civile nelle emergenze, anche quelle non strettamente legate ad eventi calamitosi. Un punto di riferimento continuo per i territori, specie nei piccoli comuni della Basilicata. Ecco perchè ci rivolgiamo all’amministrazione comunale di Viggiano affinchè la Protezione civile possa avere la giusta collocazione e possa continuare a svolgere con serenità e devozione il lavoro svolto in tutti questi anni, a maggior ragione se consideriamo che per legge è il sindaco l’autorità comunale di Protezione civile”.

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