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Chiarezza subito, mantenere alta l’attenzione sull’Aia

Priorità alle bonifiche. Qualsiasi altra dichiarazione che non va nell’ottica dell’adeguamento impiantistico non ci vede soddisfatti. La politica dello scaricabarile non porta a nulla. Cercare di alleggerire la propria posizione, in termini di inquinamento, su altri fattori è quanto mai superfluo. Le considerazioni degli ultimi giorni sulle cause delle malattie tumorali servono solo ad indispettire la famiglie di questo territorio. È ancor più grave se ad esporsi su argomenti di tale delicatezza sia il commissario straordinario dell’Ilva, Enrico Bondi, il quale ha solo il compito di risanare, recuperando i ritardi già accumulati come già evidenziato dagli enti competenti (Ispra).

Le indagini effettuate nel tempo dall’Arpa e dalla magistratura hanno, in maniera inequivocabile, messo in luce le lacune presenti all’interno dello stabilimento. Attribuire le responsabilità delle malattie tumorali ad altri fattori, indipendenti dal siderurgico, non ci vede concordi. Non sta a noi accertare questo tipo responsabilità.

Nell’ambito delle nostre competenze, invece, riteniamo opportuno sollecitare nuovamente il commissario Bondi, affinché si dia corso, nel più breve tempo possibile, all’opera di bonifica degli impianti. La Fim, sin dalle prime defaillance evidenziate dagli organismi preposti al monitoraggio dell’ambiente, si è sempre messa a disposizione per offrire il proprio contributo, in termini di proposte, affinché nell’Ilva – e più in generale nel territorio – possa scriversi una pagina nuova delle politiche industriali, fondate sul processo di ecosostenibilità.

Non permetteremo a nessuno di continuare a mestare nel torbido: Vogliamo chiarezza sugli investimenti legati alla messa a norma degli impianti, in base a quanto previsto dalle disposizioni dell’Aia.

Mimmo Panarelli – Segretario Generale FIM Cisl Taranto Brindisi

 

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