Chiaromonte, il sindaco Viola fa chiarezza sulla vicenda dell’ospedale
Come Sindaco del Comune di Chiaromonte ho l’obbligo di rispondere, senza polemica, ma con l’unico intento di chiarire le situazioni, ad un comunicato a firma di Domenico Donadio.
Ringrazio innanzitutto il nostro concittadino, assente ormai da anni dalla vita quotidiana di questo paese e pertanto sicuramente non a conoscenza delle molteplici circostanze locali, per aver dato a me e all’Amministrazione Comunale che rappresento, la possibilità di ritornare su una delle questioni di questa comunità a noi più care e su cui quotidianamente ci troviamo a doverne affrontare le problematiche connesse.
Inoltre, se ce ne fosse ancora di bisogno poiché l’ho già fatto in più occasioni pubbliche e private, sento il dovere di ringraziare a nome di tutta la Comunità la Presidente del Comitato la Nostra Voce, Teresa De Santo, e tutti i componenti dello stesso che hanno portato e continuano a farlo nelle opportune sedi, insieme e a fianco del Sindaco di Chiaromonte, le problematiche che riguardano la nostra struttura ospedaliera
Un plauso sincero va a loro, che da mamme prima e da cittadine dopo, hanno aiutato questa Amministrazione a portare avanti le istanze di un intero territorio, senza finalità personali, ma solo per il bene comune. Auspico che questo genere di attivismo popolare si possa innescare per ogni circostanza che attiene la nostra piccola Comunità poiché l’unione di tutti, ognuno nel rispetto del proprio ruolo ma spinti da un fine comune, può arricchire il nostro Paese!!!
Dopo questa necessaria precisazione andiamo all’illustrazione dei fatti con lo scopo di chiarire meglio a chi suppone che ci sia oggi una mancanza di attenzione delle istituzioni locali sulla vicenda ospedale, che al contrario, prima da cittadini e poi da istituzioni, è alla base del nostro operato.
Se necessario ritorniamo anche al passato dando a Cesare quel che è di Cesare, in senso positivo ma anche in quello negativo.
Ricordo a me stessa e al fine di chiarire a chi legge, che il depauperamento della nostra Struttura Ospedaliera è cominciato quando negli anni 90’, ed io ero solo una bambina, per motivi politici e quindi con il disinteressamento delle Istituzioni Politiche di allora di Chiaromonte e dei Territori Limitrofi il Distretto “è volato” a Senise.
Questo episodio, insieme ai cambiamenti normativi nazionali e di riflesso regionali, ha portato negli anni alla riconversione della nostra struttura.
Se il Signor Donadio ha riportato e ricorda come unico episodio salvavita della struttura negli ultimi anni l’incatenamento del già Sindaco Vozzi (che tra l’altro come è stato ricordato non è servito a nulla), allora in qualità di Sindaco di questo Comune devo ricordare altro.
Devo ricordare, infatti, che quando stava per concretizzarsi il problema della riconversione delle strutture ospedaliere di tutta la Regione, il già Sindaco Luigi Viola insieme al Direttore generale Mario Marra, negli anni 2000 ebbero la brillante idea di realizzare a Chiaromonte il Centro dei Distrurbi Alimentari e Il Centro di Riabilitazione Alcologica. Quei centri, tanto denigrati, oltre ad aver fatto conoscere il nostro Comune in tutta Italia, portando qui pazienti e familiari da ogni dove, sono stati fonte di occupazione per i nostri territori, garantendo anche in essi il trasferimento di dipendenti, provenienti dai vecchi reparti purtroppo chiusi, che altrimenti sarebbero stati trasferiti altrove.
Affermo ora, come in passato, che la presenza dei Centri a Chiaromonte è stata l’unica cosa che dopo la riconversione ha consentito di andare avanti a questa struttura, dando anche forza al mantenimento degli altri servizi!!!
Quando questa amministrazione si è insediata nel 2014, sin da subito e come avevamo scritto nel nostro programma elettorale, abbiamo ritenuto fondamentale potenziare i Centri di Eccellenza, notando un abbandono nei 5 anni precedenti come del resto della struttura, e abbiamo spinto con la Regione Basilicata affinchè venisse stilato il Protocollo con la Stella Maris Di Pisa, per far si che si potesse completare il progetto solo iniziato dall’Amministrazione Viola, arrivando cosi all’apertura del Centro per l’Autismo. Non è stato un caso che la nostra offerta di servizi sul territorio si è potenziata con la nascita nel 2017 della “Home Lab” la cui gestione è affidata alla Stella Maris Mediterraneo il cui Presidente è il Dottor Marra. La Stella Maris sta continuando a lavorare sul tema autismo rivolgendosi a progetti sugli autistici adulti.
Altro aspetto fondamentale su cui abbiamo lavorato prima dell’ennesima riforma sanitaria regionale avvenuta lo scorso anno, è stata la redazione di una Proposta di Efficientamento sull’Ospedale Distrettuale di Chiaromonte.
Questa proposta, visionabile dall’Albo Pretorio del nostro Comune , è stata redatta insieme e votata all’unanimità in Consiglio Comunale con delibera n. 34 del 14/09/2015 (con l’ennesima e sola assenza del Consigliere di Minoranza Vozzi) ed è stata poi condivisa e votata in tutti i Consigli Comunali dei Comuni del circondario afferenti l’Ospedale e dal Consiglio dell’Unione dei Comuni Sinni Serrapotamo. Successivamente la proposta è stata sottoposta alla Regione e all’Asp, direttamente consegnata e argomentata a chi di dovere e tutt’oggi possiamo dire inascoltata per la gran parte. Ma questa volta ad essere inascoltati siamo stati 17 sindaci dell’area sud della Basilicata e non solo, come qualche anno fa, un Sindaco solo e incatenato davanti una struttura Ospedaliera!!!
Alla base della proposta di efficientamento , oltre alla richiesta di potenziamento dei servizi per il territorio, c’è la proposta unanime di classificare il nostro ospedale come presidio di area disagiata ai sensi del Decreto Ministeriale n.70 del 2015. Tra l’altro quest’ultima proposta è stata anche rafforzata quando è stata inserita, a fine 2017, nella Strategia delle Aree Interne di cui facciamo parte 27 Comuni compreso Chiaromonte con Capofila il Comune di Francavilla in Sinni.
Oltre a tutte le proposte siamo costantemente attenti a seguire le vicende belle o brutte che riguardano la nostra struttura ospedaliera.
Quante volte, non pubblicizzando le nostre azioni, abbiamo interloquito anche fino a tarda sera con gli organi regionali per salvare servizi per gli utenti, come il pediatra o altri, che dalla sera alla mattina si è rischiato di perdere a causa delle falle macroscopiche dell’organizzazione aziendale sanitaria?!?
Abbiamo sempre lavorato per l’Ospedale di Chiaromonte e con la nascita del Comitato la Nostra Voce siamo supportati anche dal loro aiuto e da chi vuole e vorrà, come cittadino di questi territori e che vive quotidianamente le problematiche delle nostre aree interne, aiutare e stimolare la politica ad agire per il bene comune, fuori da ogni condizionamento politico o appartenenza.
L’altalenante momento politico che stiamo vivendo a livello regionale non ci fermerà dall’essere uniti per una giusta causa!!!
Penso che questo potrà tranquillizzare il Signor Donadio e chi come lui ha a cuore le sorti della nostre Comunità.
Essere Sindaco di una Comunità significa essere al servizio dei Cittadini, mettersi a disposizione per risolvere i problemi di un territorio aldilà delle appartenenze politiche e superando anche i momenti delle campagne elettorali. Bisogna stare tra la gente e amministrare per la gente escludendo i propri interessi personali.
Questo è e sarà l’unico scopo alla base del Nostro Amministrare!
Valentina Viola – Sindaco di Chiaromonte