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Chiesta la revoca della delibera di giunta sull’uso della discarica ad Andria

Revocare la delibera di giunta sull’uso della discarica del sito ex Fratelli Acquaviva ad Andria e stralciare dal Piano regionale dei rifiuti urbani 2018, qualora non ne sia ravvisata la necessità, l’impianto complesso composto dall’impianto di biostabilizzazione e dalla relativa discarica di servizio soccorso. E’ questa la richiesta bipartisan avanzata dai consiglieri Nino Marmo, Filippo Caracciolo, Grazia di Bari, Francesco Ventola e Sabino Zinni a margine delle audizioni della commissione Ambiente della Regione Puglia, che si sono concluse con l’impegno dell’assessore all’Ambiente Giovanni Stea a ridiscutere la questione con il Governo regionale, facendosi portatore delle istanze dei commissari.
Alla fine dell’incontro è emersa la necessità di avviare un impianto di biostabilizzazione ad Andria alla luce soprattutto dei risultati che sta producendo in questi ultimi anni la raccolta differenziata dei rifiuti.
La discarica, di proprietà della società Daneco, è sottoposta a curatela fallimentare, e quindi spetta alla Regione mettere in atto le misure di adeguamento relative ad un sito non chiuso. Come dichiarato dai dirigenti delle strutture tecniche, nel definire un percorso risolutivo, la scelta è stata quella di prevedere l’utilizzo delle volumetrie residue della discarica (763mila metri cubi).

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