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Chiusa la campagna antincendio boschivo

Il 30 settembre è terminata la campagna antincendio boschivo 2011, durata 15 giorni in più rispetto all’anno scorso, a causa delle temperature alte di settembre. Cominciata all’inizio di luglio, la campagna antincendio boschivo ha visto anche quest’anno l’associazione di Protezione Civile-Gruppo Lucano di Tricarico impegnata in prima linea, grazie al lavoro del gruppo di volontari addestrati a questo servizio che hanno avuto a disposizione un fuoristrada provvisto di modulo antincendio e di flabelli. Nel periodo dal 22 agosto, quando sono stati chiamati per il primo intervento, al 19 settembre, giorno dell’ultimo intervento, i volontari del servizio antincendio della Protezione Civile tricaricese sono stati impegnati su 13 incendi, tutti nel territorio tricaricese e, in qualche occasione, anche contemporanei, tanto da richiedere l’intervento di più squadre. Due incendi in particolare, in contrada Martone e in contrada Cupone, sono stati piuttosto estesi ed è stato necessario anche l’intervento degli elicotteri e degli aerei antincendio. I volontari hanno lavorato fianco a fianco con gli agenti del Corpo forestale dello Stato, con i vigili del fuoco e con gli operai antincendio della Comunità Montana “Medio Basento” di Tricarico e, in alcune occasioni, di Garaguso. Gl’interventi di quest’anno sono stati molto di più rispetto a quelli dello scorso anno quando, nel periodo dal primo luglio al 15 settembre, i volontari della Protezione Civile tricaricese sono intervenuti su 15 incendi, la maggior parte dei quali nei territori dei paesi limitrofi a Tricarico. Nonostante il bruttissimo periodo attraversato, a causa della grave malattia del padre, il presidente della Protezione Civile di Tricarico, Filomena Benevento, è riuscita sempre a mandare sul posto qualche volontario. A fine campagna, la presidente ha commentato: “Quest’estate il lavoro è stato più duro del previsto, perché più intenso e con più interventi al giorno. Comunque, i nostri boschi vanno tutelati non solo ad agosto e ci sarebbe bisogno di una maggiore sensibilizzazione durante tutto l’anno, magari con delle attività per farli conoscere”.

Vito Sacco

 

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