Chiusa la fase di presentazione delle istanze di accreditamento al nuovo Catalogo telematico dell’offerta per minori da zero a sei anni per l’anno educativo 2023/2024
Sono 387 le unità di offerta di servizi educativi per minori da zero a tre anni che hanno richiesto l’accreditamento al “Catalogo dell’offerta per minori zerosei” entro il termine del 14 aprile fissato per la chiusura della prima fase del procedimento. Come approvato dalla Giunta regionale l’8 marzo 2023 con la Deliberazione n. 258, infatti, in prima applicazione, è stato dato avvio all’accreditamento delle strutture educative che offrono servizi per l’accoglienza di minori fino a tre anni all’interno di una programmazione più ampia che nei prossimi anni vedrà coinvolte anche le scuole dell’infanzia che, come è noto, accolgono minori da tre a sei anni.
“Sono molto soddisfatto della risposta da parte del sistema di offerta per minori finalizzata al sostegno delle famiglie con minori da zero a tre anni tramite l’accreditamento al nuovo Catalogo telematico zerosei sia per il fatto che in questo modo abbiamo aggiunto un ulteriore tassello all’attuazione del Sistema integrato di educazione e istruzione in Puglia, sia perché abbiamo raggiunto l’obiettivo di incrementare l’offerta per sostenere le scelte delle famiglie passando dalle 368 unità di offerta nell’anno scolastico 2022/2023 a 387 disponibili per il 2023/2024”, ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo.
La Sezione regionale all’Istruzione è già al lavoro per la verifica sul rispetto dei requisiti previsti dall’Avviso per procedere all’accreditamento delle strutture che erogheranno servizi per minori tramite “Buoni educativi zerotre” finanziati a valere su risorse europee, nazionali e regionali. Le unità di offerta che hanno manifestato l’interesse ad accreditarsi al Catalogo hanno dichiarato la disponibilità di: n. 5.473 posti in asili nido, n. 1.341 posti in micronidi; n. 1.027 posti in sezioni primavera; n. 1.041 posti in centri ludici per l’infanzia e n. 172 posti tra nidi in famiglia e servizi educativi domiciliari per un totale complessivo di n. 9.054 posti messi a Catalogo.
La procedura di accreditamento ha come obiettivo quello di mettere a disposizione delle famiglie con minori che vivono in Puglia un sistema di accoglienza educativa di qualità, verificando il rispetto di precisi standard quali: l’offerta di servizi con la possibilità per le famiglie di scegliere il tempo pieno, il profilo professionale del personale addetto, la capacità amministrativa delle unità di offerta nella gestione delle risorse pubbliche che verranno assegnate alla misura di sostegno per le famiglie. A valle del lavoro istruttorio della Sezione regionale, a partire dal prossimo 2 maggio, si aprirà la possibilità per le unità di offerta di perfezionare la manifestazione di interesse.
Terminata la predisposizione del Catalogo, si prevede di aprire l’Avviso rivolto ai nuclei familiari tra giugno e luglio 2023 per consentire agli stessi di richiedere i buoni educativi accedendo alle unità di offerta desiderate e disponibili nel Catalogo a partire dal 1° settembre 2023. L’importo dei buoni educativi sarà formulato sulla base di un costo standard, definito da un apposito studio di settore e condiviso con un ampio partenariato sociale nelle scorse settimane. Da sottolineare anche che tutta la procedura telematica, dall’accreditamento al Catalogo all’Avviso per i buoni educativi, si avvale di nuova piattaforma progettata dalla Sezione regionale all’Istruzione in collaborazione con ARTI per facilitare al massimo la navigazione da parte sia degli operatori che delle famiglie.
“La corretta gestione della spesa per l’attuazione dell’intervento e la capacità del sistema di offerta di rispondere concretamente ai bisogni educativi delle famiglie passano da un’ampia collaborazione tra i soggetti, pubblici e privati, a vario titolo coinvolti nell’intervento in rilievo. L’impegno da parte
dell’amministrazione regionale è quello di procedere su vasta scala in termini concertativi, mettendo a valore l’esperienza e la competenza di ogni organismo portatore di interesse e operando in coerenza con le linee guida nazionali mirate a garantire l’omogeneità e l’unitarietà pedagogica del sistema educativo e di istruzione” ha commentato l’assessore Leo.